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Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino Rossini

Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino RossiniRoma, 23 dic. (askanews) – “Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola messa. Ho composto della musica sacra (“musique sacrée”) o della dannata musica (“sacrée musique”)? Ero nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!”. Così Gioachino Rossini scriveva sulla partitura autografa della Petite Messe Solennelle, l’”ultimo peccato mortale” della sua vecchiaia, come lui stesso lo definì, venuto alla luce cinque anni prima della sua morte durante l’esilio dorato di Passy, alle porte di Parigi.

La Stagione Concertistica al Manzoni, curata da Daniele Giorgi e promossa da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, ha scelto di proporre al pubblico per l’appuntamento pre-natalizio, oggi alle 20.30, proprio questa “piccola”, originalissima messa non destinata all’uso liturgico, concepita per un organico cameristico di 4 voci soliste, 8 coristi, 2 pianoforti e un armonium ed eseguita per la prima volta nel 1864 per pochi eletti spettatori nella dimora del committente e amico, il banchiere Conte Alexis Pillet-Will. Nel 1867 la composizione venne poi sottoposta dallo stesso autore ad un raffinato lavoro di orchestrazione, ma al Teatro Manzoni sarà possibile ascoltare la suggestiva versione originale, con il coro numericamente ampliato per rendere giustizia all’acustica della grande sala. L’esecuzione è affidata al Coro Filarmonico di Torino “R. Maghini” (che collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI ed è ospite frequente nelle stagioni pistoiesi) sotto la guida di Claudio Chiavazza, e a quattro valenti solisti, Eleonora Bellocci (soprano, che sostituisce Arianna Vendittelli, impossibilitata a prendere parte al concerto per un’improvvisa indisposizione), Valentina Vanini (mezzosoprano), Valentino Buzza (tenore) e Mauro Borgioni (baritono). Al pianoforte, Andrea Rebaudengo e Antonio Valentino, entrambi protagonisti di prestigiose carriere cameristiche e, all’armonium, Matteo Cotti, che collabora regolarmente col Coro “R. Maghini”.

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