Shoah, l’Istituto Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”
Shoah, l’Istituto Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”Roma, 10 giu. (askanews) – L’Istituto Comprensivo Domenico Bernardini di Roma presenta “A scuola di memoria”, un progetto che ha messo a punto, negli anni, percorsi educativi per gli studenti, per non dimenticare la Shoah. L’appuntamento è domani, martedì 11 giugno 2024, alla scuola primaria Ada Tagliacozzo, in via Carlo Emilio Gadda 80 (zona Laurentino). Una giornata, dalle 15.00 alle 19.00, nella quale verranno presentati alle scuole del territorio di Roma Sud percorsi educativo-didattici sperimentati con successo dall’istituto per “fare memoria” e “per confrontarsi con testimoni, scrittori, educatori, dirigenti scolastici, responsabili degli enti locali su come proseguire questo importante compito di ricordare ciò che è stato, non solo per impedire che possa mai ripetersi ma anche per creare consapevolezza e cultura, una cultura che rigetti qualsiasi forma di violenza ed esclusione, anche solo verbale”, spiega la dirigente scolastica Daniela Marziali, una delle anime del progetto, ricordando che “soprattutto dopo la scomparsa, per ragioni di età, di moltissimi testimoni diretti, il compito spetta alla generazione che hanno avuto la possibilità di ascoltarli e di vivere, attraverso di loro, la lezione che questa immane tragedia ha lasciato. E la scuola deve valorizzare questo ruolo di ponte educativo verso le nuove generazioni”. L’Istituto Comprensivo Bernardini di Roma, infatti, da anni è impegnato in modo costante per trasferire alle nuove generazioni il compito di non dimenticare la tragedia della Shoah. Un percorso intrapreso già con la decisione, nel 2000, di intitolare uno dei suoi plessi scolastici ad Ada Tagliacozzo, bambina ebrea di Roma deportata e morta nel campo di concentramento di Auschwitz. I percorsi educativo-didattici messi a punto dalla scuola, partono da qui e propongono agli alunni la testimonianza del fratello di Ada, Nando Tagliacozzo, la lettura di storie e testimonianze, laboratori teatrali, musicali, cinematografici, per affrontare a tutto tondo gli aspetti storico-culturali, valoriali e di educazione civica, ma anche coinvolgere le emozioni, attraverso l’incontro con le storie dei protagonisti. “Tutto questo – sottolinea Marziali – perché siamo convinti che l’esercizio della Memoria può diventare sterile se si riduce ad un aspetto celebrativo e rituale, ma anche se si limita ad una fredda ricostruzione storico-culturale. La Memoria, per servire veramente oggi a ripudiare quanto è accaduto, deve essere attraversata”.
Il Programma della giornata prevede una fase di presentazione dei temi da parte di esponenti del mondo della cultura, della scuola e della società civile, un breve coffee break e una fase di presentazione dei lavori degli alunni, con un momento di confronto finale. Saranno presenti Nando Tagliacozzo, con la sua testimonianza, e la figlia Lia, scrittrice, l’autore Matteo Corradini, con il suo “Noi Siamo Memoria, Ricordare la Shoah con occhi diversi”. E Gianni Silano, autore, regista, musicista, che affianca da tempo la scuola con il suo prezioso e indispensabile contributo nella realizzazione dei progetti teatrali e audiovisivi. Il cortometraggio ‘Lettere’ realizzato da Silano con gli alunni della Scuola Ada Tagliacozzo chiuderà la giornata. Parteciperanno all’evento, che si avvale del Patrocinio del Comune di Roma, i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti che danno vita alla Scuola della memoria, Angelo Lacovara, dirigente dell’ufficio scolastico regionale, la presidente del IX Municipio, Titti Di Salvo, l’assessora alla scuola del IX Municipio, Paola Angelucci e rappresentanti dell’Associazione nazionale ciechi di guerra, che sostiene, in modo concreto quanto fondamentale, il progetto. Un progetto che quest’anno lancia anche una bella novità: l’Istituto Bernardini sta lavorano ad un libro che raccoglierà le esperienze e i lavori dei ragazzi, una sorta di manuale per la memoria, da offrire a tutte le classi, docenti e studenti, con la preziosa testimonianza di Nando Tagliacozzo e un racconto inedito della scrittrice Lia Tagliacozzo.