Simone Graziano porta il jazz sulle terrazze del Montecucco
Simone Graziano porta il jazz sulle terrazze del MontecuccoMilano, 1 ago. (askanews) – “La Casa del Jazz italiano” è arrivata anche in Maremma, in una formula diversa rispetto al passato: “WineStories&Jazz-Maremma” è una nuova sezione del festival – alla XXXI edizione – per valorizzare e promuovere il jazz italiano, i suoi progetti e i suoi musicisti. In tutto cinque concerti in programma sino al 12 agosto che stanno riscuotendo successo e interesse. Nel cuore del Montecucco, ospitato da Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio di questo vino rosso che si sta facendo largo tra i big della Toscana, la casa del jazz italiano ospita il pianista e compositore Simone Graziano nel piano solo intitolato Embracing The Future: una performance davvero singolare per la sua originalità timbrica, in cui il suono dello strumento viene modificato attraverso l’inserimento nella cordiera di oggetti della vita quotidiana quali carta, gomme, feltrini che producono sonorità insolite.
In sostanza, si potrebbe parlare di un “pianoforte preparato”, secondo la linea che fu inaugurata nel 1938 da John Cage con il suo “Bacchanale for prepared piano”, ma la realizzazione, come sempre avviene con i musicisti di jazz, è empirica, non scientificamente studiata e Graziano preferisce utilizzare il più corretto termine di “pianoforte modificato”. Le sonorità che ottiene con queste modifiche sembrano principalmente orientate verso l’Africa e a tratti ricordano i balafon, gli xilofoni africani, altrove sembrano evocare il suono delle corde delle grandi arpe liuto oppure quello di piccoli strumenti a percussione. Questo eterogeneo sound si sposa con quella linea minimalista, ma di un minimalismo in cui le variazioni sono ben avvertibili e coinvolgenti, che è il tratto distintivo della musica odierna di Graziano, già presidente di MIDJ, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz, è diplomato in pianoforte classico e in jazz, ha studiato al Berklee College of Music di Boston e si è perfezionato con alcuni dei più significativi pianisti del jazz contemporaneo. Attualmente è titolare della cattedra di pianoforte jazz alla Siena Jazz University.
Il concerto si tiene sabato 5 agosto alle 19.30 a Cinigiano (Gr), sulla terrazza della cantina Basile. E arriva dopo le tappe nel Parco regionale della Maremma, ad Alberese (Gr) con FleshCube, quartetto di sassofoni di Giulio Visibelli, con ospite d’eccezione Mauro Negri; quella di Cosa (Gr) con la performance in clarinetto solo di Mauro Negri e quella a Vetulonia (Gr), Villa Rosmarina con il duo composto dal sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e dal tastierista Francesco Maccianti. L’ultimo appuntamento e chiusura del festival sarà a Marina di Grosseto (Gr), al Porto turistico il 12 agosto: Organ Trio per i Cento anni di Wes Montgomery con Simone Locarni (organo hammond), Davide Sartori (chitarra elettrica), Daniele Delfino (batteria).