Turismo del benessere: la felicità degli ospiti? Non si vende, ma si sperimenta e condivide
Turismo del benessere: la felicità degli ospiti? Non si vende, ma si sperimenta e condivideRoma, 31 ott. (askanews) – La felicità degli ospiti? Non può essere rinchiusa in un pacchetto e venduta. Comincia, piuttosto, da quella degli operatori turistici stessi, tangibile, visibile e desiderabile, in quanto le persone imparano anche per imitazione. Paola Rizzitelli, wellness economy strategist ed esperta di turismo evolutivo, lancerà questa provocazione mercoledì 13 novembre nella mattina di apertura del “Vivere di Turismo Festival. Pionieri di Felicità” con uno speech motivazionale dal titolo “Il Marketing del Benessere: come contribuire alla felicità di chi viaggia e di chi accoglie”.
L’obiettivo, informa una nota, è proporre un nuovo approccio al turismo e all’ospitalità, capace di generare esperienze profonde e multidimensionali di benessere per sviluppare la creatività, migliorare le relazioni e rafforzare il legame con l’ambiente e la spiritualità. Esperienze che possano diventare una filosofia di vita, favorendo la consapevolezza e la costruzione della propria felicità quotidiana e indicare la strategia per evolvere in un’accoglienza consapevole, responsabile e sostenibile. Il “Vivere di Turismo Festival”, alla sua seconda edizione, è un evento nazionale dedicato al turismo extralberghiero, un modello economico sostenibile che sta ridefinendo il modo di viaggiare e le destinazioni.
“Se vogliamo davvero essere pionieri di felicità, come i pionieri dobbiamo aprire la via, la via della felicità, creando condizioni che permettano di realizzare accoglienze, ambienti e destinazioni felici, in modo che diventino modelli da seguire – afferma Paola Rizzitelli -. Abbiamo spesso confuso la felicità con il piacere, legato a fattori esterni, secondo un approccio edonico. La vera felicità, invece, si basa su un approccio eudaimonico, centrato sulla realizzazione di sé e su un benessere duraturo. Quello che oggi le persone cercano è qualcosa di profondo e significativo: questo è il desiderio che dobbiamo aiutarle a realizzare. Per farlo, è necessario riformulare il concetto di wellness, inteso come ricerca proattiva di stili di vita che promuovano una salute olistica e multidimensionale”. “Al Vivere di Turismo Festival, celebriamo i Pionieri di Felicità, quegli operatori extralberghieri che, con passione e impegno, mettono al centro delle loro attività il benessere delle persone e la cura del territorio – dichiara Danilo Beltrante, fondatore del ‘Vivere di Turismo Festival’ -. Ci aspettiamo di vivere un momento di grande condivisione, dove una community coesa può costruire insieme un futuro più sostenibile, generando felicità per gli ospiti e per la comunità in cui opera”.
Lo speech di Rizzitelli esplorerà nuove visioni nel settore dell’ospitalità, dove l’incontro tra ospite e struttura diventa un catalizzatore di cambiamento profondo e duraturo, attraverso il cosiddetto marketing del benessere, da lei ideato. Un marketing che intercetta i desideri e i bisogni di miglioramento della vita, stimolando scelte di acquisto basate sui vantaggi, non sui bisogni e sulla mancanza. Diverso dal marketing tradizionale, questo approccio etico, consapevole e relazionale, punta a soddisfare desideri autentici, promuovendo la creazione e lo scambio di prodotti e servizi che generano profitto e sinergie virtuose con fornitori e clienti. Il desiderio (dal latino sidus, sideris, che significa stella o costellazione), inteso come una spinta verso ciò che ci guida e ci rende felici, è centrale in questo processo. Per portare questa felicità nell’esperienza turistica, il concetto di wellness va ampliato oltre le spa e i centri benessere. Il nuovo paradigma del wellness è dinamico e proattivo e indica la costruzione di comportamenti e stili di vita che ci conducono a una salute olistica, allo star bene, attraverso cinque dimensioni: fisica (movimento, nutrizione, riposo), relazionale (interazioni sociali e contesto ambientale), ambientale (connessione con la natura e sicurezza), mentale (stimoli intellettuali e creativi e relax) e spirituale (conoscenza di sé). Questo approccio, che Rizzitelli chiama F.R.A.M.S., guida le persone verso la migliore versione di sé e una felicità più duratura. Un concetto di felicità per cui Rizzitelli si ispira anche ai sei principi di Action for Happiness, un movimento di persone che dal 2010 agiscono insieme per creare un mondo più felice e più gentile: gratitudine, cura di sé, relazioni, resilienza, gentilezza e dare un significato alla vita, fondamentali per promuovere esperienze turistiche che lascino un impatto positivo.