Unipg, al lavoro per potenziare il rivelatore di particelle AMS02
Unipg, al lavoro per potenziare il rivelatore di particelle AMS02Roma, 2 ott. (askanews) – Presenti in questi giorni nel Polo Universitario Ternano di Unipg ingegneri e tecnici della Nasa e del Massachusetts Institute of Technology-MIT per testare, con il team di UniPg, coordinato dall’Ing. Lorenzo Mussolin, i nuovi elementi che saranno presto installati sull’esperimento AMS-02 a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss).
L’esperimento AMS02 Alpha Magnetic Spectrometer – collaborazione internazionale, guidata dal Prof. Samuel Ting, premio Nobel per la fisica – è un rivelatore per la ricerca di nuovi tipi di particelle (antimateria, materia oscura, materia strana) tramite la misura ad alta precisione della composizione dei raggi cosmici. UniPg – informa l’Ateneo – è uno dei membri fondatori dell’esperimento AMS-02, in orbita dal 2011, ed insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), al MIT e alla Nasa sta curando nuovi sviluppi per migliorarne le prestazioni. A Terni, nel laboratorio SERMS, viene integrato il nuovo piano di rivelatori a microstrip di silicio e vengono effettuate le prove di qualifica spaziale, stress termici e vibrazioni meccaniche, per verificare che gli elementi sviluppati resistano alle sollecitazioni del lancio e agli stress termici in orbita.
“Ancora una volta il nostro laboratorio è protagonista di un’avventura spaziale – dice la Prof.ssa Bruna Bertucci, ordinario di Fisica Sperimentale e responsabile del Laboratorio SERMS – la nostra collaborazione più che ventennale con i principali istituti di ricerca mondiali, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Agenzia Spaziale Italiana ha permesso negli anni di sviluppare un laboratorio di test per il settore aerospaziale all’avanguardia, in cui sono stati sviluppati importanti esperimenti attualmente in orbita e allo stesso tempo formati nuovi ingegneri con esperienza diretta delle metodologie sperimentali. La presenza di questi esperti a Pentima è stata anche un’occasione per far entrare in contatto gli studenti dei corsi di ingegneria industriale e di ingegneria dei materiali con le realtà più avanzate della ricerca internazionale, uno scambio utile per gli studenti ternani che si occupano della scienza dei materiali come chiave per l’accesso allo spazio”.