150 anni di Heineken: 25 mln birre al giorno e il puntuale errore nel nome
150 anni di Heineken: 25 mln birre al giorno e il puntuale errore nel nomeMilano, 6 lug. (askanews) – Ogni giorno vengono servite 25 milioni di birre Heineken in 190 Paesi del mondo. Un brand arrivato in Italia nel 1974, dove in quasi 50 anni è diventato il primo produttore di birra. Ma la sua storia inizia ben prima, esattamente 150 anni fa. Ora per festeggiare questo traguardo il brand della birra olandese ha deciso di lanciare una campagna che punta sulla convivialità ma anche su quel diffuso “mispelling”, l’errore ortografico che insidia chiunque debba scrivere o pronunciare il suo nome. In giro per il mondo le storpiature del marchio sono diverse: si va da Ainechen, il più usato nel nostro Paese e mal pronunciato (senza H), a Verdinha (Brasile), da Jeineken (Messico) a Biertje (Paesi bassi), fino a Heineking, Heini o semplicemente “The Green One”. Ora questi refusi diventano protagonisti delle etichette di una serie di bottiglie in edizione limitata creata per festeggiare i 150 anni.
Del resto come ricorda la campagna questi 150 anni di bei momenti vanno festeggiati “in un modo o nell’altro”. Ma da dove provengono questi bei momenti? Secondo una recente survey mondiale realizzata dalla Goldsmith University, per l’87% derivano dallo stare insieme alle persone più care, ma anche da situazioni inaspettate (88%). In particolare per gli italiani, secondo una indagine Astraricerche, vivere bei momenti significa soprattutto “godersi pienamente i piccoli piaceri della vita” (34,6%), essere in situazioni che rafforzano i legami con gli altri e senso di appartenenza (25,5%) e passare un momento piacevole con gli amici (25%). I bei momenti poi coincidono con eventi particolari della vita: i 18 anni, il diploma di scuola superiore e la vittoria della nazionale italiana di calcio. Di questi la maggioranza è legata alla birra. L’86% degli italiani, infatti, sceglie di festeggiare questi traguardi con una birra in mano. Nello specifico tra i momenti più indicati svettano i 18 anni (36,8%), ma anche la vittoria della nazionale italiana di calcio (28,7%), seguita dal diploma di scuola superiore (27,6%), e dall’aver superato un esame difficile all’università (27,4%). Seguono il traguardo di carriera (26,1%) e la laurea (24,2% – come la vittoria della propria squadra del cuore). Uno su cinque (20,6%) sceglie invece l’addio al nubilato/celibato.
Ma se quasi 9 su 10 festeggiano con una birra in mano, il 70,5% scelgono o sceglierebbero una Heineken. In particolare, il 40% lo farebbe soprattutto in occasione di una vittoria sportiva e il 32,9% in occasioni personali, in testa il compleanno. A prescindere dall’occasione, la birra In Italia è da sempre legata alla socialità e otto italiani su 10 lo confermano. Ma anche alla convivialità: per il 48% degli italiani è la bevanda socializzante per eccellenza, molto più del caffè (14%), del vino rosso (10%), dello spumante (8%) e del vino bianco (5%) (fonte Doxa 2020).