Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Beyoncé e la città di Los Angeles star dei Grammy

| Redazione StudioNews |

Beyoncé e la città di Los Angeles star dei GrammyRoma, 3 feb. (askanews) – Un omaggio a Los Angeles, devastata dagli incendi che a gennaio hanno ridotto in cenere vaste aree della metropoli e ucciso 28 persone, ha aperto la 67ma edizione dei Grammy Awards, gli Oscar della musica assegnati alla Crypto.com arena di Downtown. Una notte all’insegna di Los Angeles e di Beyoncé. L’artista più premiata di sempre ai Grammy si è aggiudicata il premio per il miglior album dell’anno grazie a ‘Cowboy Carter’, la sua audace ed erudita esplorazione delle radici nere del genere country.”Sono passati molti, molti anni”, ha riconosciuto Queen B accettando il riconoscimento più prestigioso della manifestazione, che le era sfuggito per quattro volte. Beyoncé ha vinto anche il trofeo per miglior album country del 2024 Cowboy Carter’ snobbato (neppure una nomination) agli ultimi Country Music Awards. È la prima persona afroamericana a vincere questo titolo per un genere storicamente considerato monopolio dei bianchi. Taylor Swift, grande trionfatrice della scorsa edizione, non ha alzato nessuna statuetta ed è rimasta nel parterre della Crypto.com Arena ad applaudire e ballare sportivamente. Il miglior disco e il miglior brano dell’anno, sono andati a ‘Not like us’ del rapper Kendrick Lamar, nato e cresciuto nel ghetto nero di Compton, a Los Angeles. E proprio Los Angeles stata l’altra protagonista indiscussa della serata. Città degli angeli per la quale le star della musica hanno raccolto più di 7 milioni destinate alle vittime dei roghi celebrando l’energia creativa e la resilienza della città. Le star dell’industria musicale hanno applaudito commosse l’esibizione d’apertura affidato ai Dawes, un duo formato dai fratelli Taylor e Griffin Goldsmith, la cui casa è andata in fumo. Sul palco insieme a loro anche John Legend, Sheryl Crow e St. Vincent. Billy Eilish ha poi cantato ‘Birds of a feather’, terminando con un ½I love you LA», che è già la frase più pronunciata della gala che assegnerà i nove principali premi dell’industria musicale. ½Quest’anno abbiamo perfino dubitato che avremmo celebrato i Grammy», ha detto dal palco il veterano presentatore Trevor Noah. ½Siamo appena sopravvissuti alla catastrofe più grave nella storia del nostro Paese – ha continuato Noah -. Un’intera comunità è andata in cenere. Per questo stasera non celebriamo solo la musica, ma questa città”. Gli annunci pubblicitari celebrano negozi e società locali e i soldi raccolti andranno alla comunità dei musicisti che hanno perso casa, studi di registrazione, strumenti e archivi negli incendi. E ancora un coro di studenti di due scuole andate in fumo ha accompagnato la versione di ‘We are the world’ di Stevie Wonder e Herbie Hancock, parte di un omaggio al leggendario produttore Quincy Jones, scomparso in novembre. Lady Gaga e Bruno Mars si sono esibiti in una versione di California Dreamin’, grande classico dei The Mamas & the Papas del 1965 e da allora inno alla megalopoli più famosa del Golden State. I due sono tornati sul palco per ritirare il premio al miglior duetto per il brano ‘Die with a smile’. Dal palco l’attrice e cantante ha detto: “Le persone trans non sono trasparenti, le persone trans meritano amore e la comunità queer ha bisogno di essere sostenuta. La musica è amore”.



Non è mancata la stoccata politica a Donald Trump arrivata da Shakira che ha riservato le sue frecciate a Trump ed all’ex Gerard Piqué. La cantante colombiana, che ieri ha compiuto 48 anni, ha ricevuto il Grammy per il miglior album latino dell’anno per ‘Las mujeres ya no lloran’, inno alla forza delle donne disseminato di frecciatine all’ex Gerard Piqué. “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo paese. Siete amati, siete preziosi, e combatterò per voi. A tutte le donne che lavorano ogni giorno per mandare avanti la famiglia: siete un vero scudo”, ha detto la musicista stringendo il grammofono dorato (il quarto che si aggiudica nella sua carriera). ‘Short n’ sweet’ di Sabrina Carpenter è stato eletto miglior album pop del 2024 dai 13.000 votanti della Recording Academy. La 25enne ex star della Disney è stata applaudita anche da Swift, che l’aveva scelta per aprire alcune date del suo Eras tour. ‘Alligator bites never heal’ ha fatto ottenere a Doechii il riconoscimento per il miglior album rap, mentre Chappell Roan è la miglior esordiente.