Vino, Quattroruote: con 2 bicchieri a pasto si resta entro limiti Codice
Vino, Quattroruote: con 2 bicchieri a pasto si resta entro limiti CodiceMilano, 3 feb. (askanews) – Di fronte al diffuso allarme per il giro di vite per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti legato principalmente all’introduzione della tolleranza zero verso i recidivi previsto dall’ultima riforma del Codice della Strada, il mensile “Quattroruote” ha realizzato un test, pubblicato sul numero di febbraio che indica qual’è il tasso alcolemico dopo uno o due bicchieri di alcol bevuti a pasto, e che cosa effettivamente succede se ci si mette al volante.
A sorpresa è emerso che i partecipanti che hanno bevuto due calici di vino (125 ml cad.) o due flute di prosecco (100 ml cad.) o due bicchieri di birra (330 ml cad.) o 40 ml di Gin, consumando un pranzo leggero, sono rimasti all’interno della soglia di legge, rimasta invariata nella riforma a 0,50 grammi per litro. Ma la testata specializzata di Editoriale Domus, avverte “che ogni metabolismo è diverso” e sottolinea il cosidetto “effetto moltiplicatore” della sostanza alcolica: infatti alla misurazione del secondo bicchiere (effettuata sempre 30 minuti dopo), il tasso è salito a 0,21 contro lo 0,08 registrato dopo l’assuzione del primo calice, e non quindi allo 0,16 atteso, frutto della somma 0,08 + 0,08 grammi per litro. Oltre alla misurazione con l’etilometro, “Quattroruote” ha voluto verificare se dopo aver assunto dell’alcol, e pur rientrando nei limiti di legge, i comportamenti alla guida dei quattro soggetti che si sono sottoposti al test fossero cambiati. Lo ha fatto ripetendo un test statico, reso possibile da uno specifico strumento in dotazione del Centro Prove di Quattroruote che rileva i tempi di reazione, fondamentali per la sicurezza in strada, e un paio di esercizi dinamici, consistenti in un semplice parcheggio longitudinale e in uno slalom tra i birilli. “Un test quest’ultimo senza pretese di valenza scientifica ma in ogni caso molto realistico, che ha dimostrato come l’alcol sia in grado di abbassare i freni inibitori” precisa la testata, evidenziando che “nello slalom, infatti, rispetto la performance pre-bevuta, quasi tutti i partecipanti hanno guidato a velocità maggiore e urtato alcuni degli ostacoli presenti, comportandosi in modo meno attento e più spavaldo”.
“Aldilà delle norme di legge che vanno sempre rispettate, il buon senso deve portare l’automobilista ad agire con consapevolezza e prudenza evitando di assumere alcol” mette in risalto il mensile, rimarcando che “qualora, restando nei limiti consentiti, si voglia bere un bicchiere al pasto, il monito è di prestare la massima attenzione e guidare con una cautela maggiore del solito, evitando l’eccessiva confidenza, la sottovalutazione del rischio e la sopravvalutazione delle proprie capacità”. Al test, svoltosi nella pista di proprietà a Vairano (Pavia), hanno partecipato due donne e due uomini, di età, altezza, peso e corporatura differenti. A ciascuno di essi sono state somministrate due “dosi” successive di una stessa bevanda alcolica (vino rosso fermo, prosecco, birra e gin), la prima al termine di un pranzo leggero e la seconda un’ora dopo la prima assunzione. Tali quantità sono servite per analizzare i dati delle tabelle affisse nei locali (fornite già nel 2007 dall’ISS e dal ministero della Salute) che indicano il tasso alcolemico atteso nel sangue in relazione al proprio peso corporeo dopo il consumo dei relativi quantitativi di bevande. A controllare lo svolgimento del test e ad effettuare i rilevamenti è stata una pattuglia della polizia locale di Buccinasco (Milano) con l’etilometro ufficiale in dotazione.
Ai risultati di questo test, va ricordato si sommano i dubbi di molti esperti sull’affidabilità di diversi dispositivi “alcol test fai da te” messi in commercio dopo l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice della strada. Foto: “Quattroruote”