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Cipolla bianca di Margherita Igp, prezzi crescono del 30%

Cipolla bianca di Margherita Igp, prezzi crescono del 30%Roma, 3 feb. (askanews) – Un 2024 con 28mila quintali di prodotto venduto e prezzi in crescita mediamente del 30% rispetto al 2023 per la Cipolla Bianca di Margherita Igp. “Il 2024 è stato un anno positivo – spiega Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp – Si è allargata la presenza nella rete vendita nazionale e abbiamo raggiunto prezzi record, attestati nella media di 50 centesimi al chilo per tutto il periodo della raccolta. L’attività di promozione e attenzione alla qualità del prodotto sta dando i suoi frutti e possiamo ritenerci soddisfatti per questi risultati”.



E il Consorzio di tutela e valorizzazione sarà presenta a Fruit Logistica a Berlino, dal 5 al 7 febbraio, in uno stand dedicato, per consolidare la propria visibilità con gli operatori di settore e quelli della grande distribuzione, italiani e stranieri. Al contempo, sarà fatto il punto sull’andamento della cipolla sul mercato e presentati i risultati del monitoraggio realizzato durante l’anno con il contributo Masaf per la tutela da contraffazioni e uso improprio del marchio. Per quanto riguarda il progetto di monitoraggio, realizzato durante il 2024 con il contributo del Masaf “abbiamo constatato che, per quanto ci riguarda, il rischio di contraffazione è limitato in quanto la cipolla è un prodotto povero – ha detto Castiglione – anche se ci sono stati negli anni alcuni tentativi di contraffazione che, grazie al lavoro preventivo svolto dai tre agenti vigilatori autorizzati dal Ministero, sono stati bloccati. La vigilanza deve essere continuativa e questo sinora è lo strumento più efficace per la tutela. Per il contrasto all’uso improprio del marchio probabilmente, come suggerito dai risultati del monitoraggio, bisognerà ampliare i parametri che consentono di definire una cipolla Igp. Inoltre sarebbe opportuno, come suggeriscono gli esperti, aumentare la nostra presenza sui mercati. Perché più il prodotto è presente sugli scaffali e più diventa riconoscibile”, ha concluso.