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Meloni: materie STEM strategiche per vincere sfida competenze

| Redazione StudioNews |

Meloni: materie STEM strategiche per vincere sfida competenzeMilano, 4 feb. (askanews) – “Vincere la sfida delle competenze è decisivo per costruire una Nazione sempre più competitiva e protagonista delle grandi trasformazioni della nostra epoca. È un traguardo che possiamo raggiungere solo se siamo capaci di fare gioco di squadra, coinvolgendo in questa missione le famiglie, la scuola, le università, le imprese, gli ordini professionali, i luoghi di cultura e i mezzi di comunicazione”. È quanto dichiara la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Settimana nazionale delle discipline STEM (4-11 febbraio 2025), istituita con la legge 24 novembre 2023, n. 187: “È un’iniziativa nella quale crediamo fortemente, perché riteniamo strategico per il futuro della Nazione far crescere nelle giovani generazioni l’interesse nei confronti delle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, discipline sempre più al centro dei cambiamenti che i nostri sistemi economici, sociali e produttivi stanno attraversando”.



Meloni cita la Banca Mondiale, per la quale “l’80% della ricchezza delle Nazioni più avanzate è rappresentata dal sapere. In questo scenario, le materie STEM stanno assumendo un ruolo sempre più determinante e offrono grandi opportunità e prospettive. Purtroppo, in Italia gli indicatori descrivono un disallineamento tra domanda e offerta. Per l’Istat solo un quarto dei laureati italiani tra i 25 e i 34 anni ha studiato materie STEM, e le imprese italiane dichiarano di avere difficoltà a trovare profili professionali con preparazione in queste discipline”. E assicura: “Il Governo è determinato ad invertire questa tendenza, e ha già compiuto i primi passi in questa direzione. Mi riferisco, ad esempio, alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale per creare un collegamento stabile e strutturale tra i percorsi dell’istruzione tecnica e professionale, gli ITS e le filiere produttive; all’istituzione del Liceo del Made in Italy che abbraccia materie umanistiche e materie STEM; agli incentivi per favorire l’assunzione in azienda dei titolari di contratti di ricerca e ricercatori o alle risorse stanziate per l’orientamento e il piano lauree scientifiche. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti che il cammino intrapreso sia quello giusto”. E conclude: “Credere nel futuro dell’Italia vuol dire anche lavorare per formare le professioni e i professionisti del domani, contribuendo così a risvegliare quel coraggio e quella capacità di osare che sono innati nel nostro popolo e che hanno consentito alla nostra Nazione di diventare quello che è”.