Tre giorni nel segno della speranza: il festival New York Encounter
Tre giorni nel segno della speranza: il festival New York EncounterNew York, 4 feb. (askanews) – Una tre giorni che, ogni anno, porta nel cuore di New York City la possibilità di incontrarsi, dialogare e scoprire nuovi percorsi, nel segno della speranza. Il 14 febbraio si apre una nuova edizione, la 17esima, di New York Encounter, che comprende mostre, spettacoli, performance, convegni e incontri per riconnettere tra loro le persone.
A guidare il progetto c’è un italiano d’America, Riro Maniscalco, presidente del New York Encounter, a cui abbiamo chiesto cosa si aspetta da questa nuova edizione: “Vorrei – ci ha risposto dalla sua casa in Minnesota – che succedesse un punto di certezza, cioè che la speranza che tutta questa vita frammentata e soprattutto in questi anni di vita sociale molto turbolenta negli Stati Uniti d’America, che tutto imbocchi una strada in cui la possibilità della convivenza e del reciproco arricchimento attraverso la diversità, attraverso la differenza di idee, di opinioni, eccetera, è possibile”. Non si tratta quindi di indicare strade alternative, ma, in qualche misura, di mostrare che queste sono già qui e sono legate alle persone. “Questa speranza – ha aggiunto l’organizzatore – ha già una carne, ha già una consistenza, ha dei volti umani, ha delle storie in questo mondo, quindi ha una credibilità e una percorribilità”.
L’evento ha una forte connotazione di spiritualità e religiosità ed è frequentato anche da vescovi e cardinali, con uno spirito che parte dal tema dell’accoglienza. “New York Encounter, oserei dire – ha concluso Maniscalco – è cattolico nel senso vero della parola, cioè universale: è una casa che apre la porta a tutti i viandanti. Quest’anno abbiamo preso spunto da Dante, dalla ‘Vita nuova’ di Dante, ‘Here begins a new life’, qui comincia una vita nuova. E all’Encounter può comincia una vita nuova, perché c’è la possibilità di scoprire magari un percorso che non si conosceva”. Il festival si tiene dal 14 al 16 febbraio al Metropolitan Pavillion a Midtown a New York.