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Cina: crisi fentanyl? Trump non scarichi responsabilità
Cina: crisi fentanyl? Trump non scarichi responsabilitàRoma, 5 feb. (askanews) – La Cina ha respinto le accuse del presidente Usa Donald Trump rispetto all’afflusso di fentanyl in America, che il leader americano pone alla base della sua decisione d’imporre un ulteriore 10% di dazi su merci cinesi. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, nella quotidiana conferenza stampa odierna a Pechino, ha detto che “scaricare le responsabilità” su altri paesi “non risolve il problema”.
“La Cina è uno dei paesi con la politica antidroga più rigorosa e la sua applicazione è tra le più efficaci al mondo. Il problema del fentanyl è una questione americana, poiché le radici del problema risiedono negli Stati uniti stessi”, ha affermato il portavoce cinese, sostenendo che “in uno spirito umanitario, la Cina ha offerto il proprio aiuto agli Stati uniti per affrontare le problematiche legate al fentanyl”. Lin ha detto che nel 2019 la Cina ha posto, primo paese al mondo, un blocco delle sostanze della famiglia del fentanyl. Inoltre ha rivendicato il fatto che, negli ultimi anni, la Cina e gli Stati uniti hanno ottenuto “numerosi progressi visibili in aree quali la regolamentazione delle sostanze, lo scambio di informazioni, la cooperazione su casi specifici, la rimozione degli annunci pubblicitari online, lo scambio di tecniche per il controllo delle droghe e le interazioni multilaterali, con risultati tangibili e riconosciuti”.
Tuttavia, ha continuato il portavoce, “gli Stati uniti, ignorando i risultati della cooperazione antidroga sino-americana, hanno insistito nel giustificare l’imposizione del dazio del 10% sui prodotti cinesi destinati al mercato statunitense con il problema del fentanyl”. Rispetto a questo, “la Cina ha espresso forte insoddisfazione e un fermo dissenso, adottando le misure necessarie per tutelare i propri legittimi interessi. Scaricare le responsabilità non risolve il problema: in una guerra commerciale o di tariffe non ci sono vincitori. Pressioni e minacce non rappresentano il modo corretto di trattare con la Cina”. Per affrontare la crisi del fentanyl, gli Stati uniti dovrebbero invece “ridurre la domanda interna e rafforzare la cooperazione nelle attività di contrasto”.