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Alluvione, a Bologna consulta agricola regionale con Comm. Curcio

Alluvione, a Bologna consulta agricola regionale con Comm. CurcioRoma, 5 feb. (askanews) – Snellire le procedure burocratiche che complicano le istanze di rimborso per le imprese agricole danneggiate dalle alluvioni del 2023 e del 2024. Garantire ristori adeguati sulla base dei danni reali subiti ed erogare nuovi fondi per sostenere le attività produttive finora escluse dalle misure attivate. Sono alcune delle priorità portate dalla Regione Emilia-Romagna al tavolo della Consulta agricola regionale che riunisce le associazioni delle imprese agricole e agroalimentari e i sindacati dei lavoratori, presieduta dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, insieme alla sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini, riunita a Bologna alla presenza del Commissario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio.



Inoltre, nel quadro delle azioni per la sicurezza del territorio, la Regione Emilia-Romagna, tramite l’assessore Mammi, ha presentato al commissario Curcio una proposta per riconoscere al settore agricolo un ruolo più attivo nella gestione e tutela delle infrastrutture idrauliche e ambientali. L’iniziativa si concentra sul coinvolgimento e la raccolta di pareri su tre aspetti chiave: il completamento delle infrastrutture e messa in sicurezza del territorio, la gestione e realizzazione di piccole attività di manutenzioni ordinarie da parte degli agricoltori, l’estensione su tutto il territorio del modello già sperimentato a Modena del piano di controllo degli animali fossori. “L’agricoltura è il settore che ha subito i danni più ingenti a seguito delle alluvioni del 2023 e 2024 e come Regione abbiamo attivato tempestivamente misure di sostegno per le imprese colpite – hanno detto Rontini e Mammi – Tuttavia, persistono criticità che richiedono un intervento urgente: è necessario semplificare le procedure di accesso ai contributi, in particolare per le aziende danneggiate da più eventi calamitosi, che ad oggi incontrano difficoltà nell’iter di rimborso. Inoltre, occorre accelerare l’erogazione delle risorse già stanziate, garantendo tempi certi per i pagamenti”.


Lo sblocco degli indennizzi Agricat hanno aggiunto, “anche se gli indici utilizzati per calcolare il danno economico sono inferiori rispetto ai danni effettivi, rappresenta un segnale positivo per gli agricoltori colpiti dagli eventi estremi del 2023. Ora, però, è fondamentale velocizzare l’effettiva liquidazione dei fondi affinché siano resi disponibili nel minor tempo possibile”. Le alluvioni del 2023 hanno coinvolto 11.300 imprese agricole, di cui 8.300 colpite dall’alluvione e 3.000 dai fenomeni franosi, con danni su oltre 160mila ettari di terreni produttivi. A queste si aggiungono le aziende che hanno subito danni in seguito alle alluvioni di settembre e ottobre 2024, alcune delle quali già colpite l’anno precedente.