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Spyware Paragon, la Commissione Ue: caso inaccettabile

| Redazione StudioNews |

Spyware Paragon, la Commissione Ue: caso inaccettabileBruxelles, 6 feb. (askanews) – E’ “inaccettabile” qualsiasi tentativo di “accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici”. Lo ha ricordato oggi, durante il briefing quotidiano per la stampa, il portavoce per gli Affari interni, la Giustizia, Democrazia e Stato di diritto della Commissione europea, Markus Lammert, in risposta a una domanda sul caso dello spyware militare israeliano Paragon, che sembra sia stato usato in diversi paesi europei, compresa l’Italia, per spiare giornalisti e attivisti politici, impiantandolo in oltre 100 account di WhatsApp a loro insaputa.



Le indagini in corso su questa vicenda, ha detto Lammert, “sono una questione che riguarda le autorità nazionali, non la Commissione”. Ma, ha precisato, “la Commissione si aspetta, ovviamente, che le autorità nazionali esaminino attentamente queste accuse”. “Quello che posso dire, più in generale – ha aggiunto Lammert -, è che la posizione della Commissione è molto chiara: qualsiasi tentativo di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici, è inaccettabile, se confermato, ovviamente”.


Inoltre, il portavoce ha ricordato che nell’Ue c’è “una legislazione recentemente adottata, lo ‘European Media Freedom Act’, che include specifiche tutele per i giornalisti e le loro famiglie, e che entrerà in vigore più tardi quest’anno”. La Commissione, ha concluso il portavoce, ha poi “affrontato queste questioni per un certo numero di Stati membri nel nostro ultimo rapporto annuale sullo stato di diritto”.


Un’interrogazione scritta alla Commissione europea sul caso Paragon è stata presentata dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd), secondo quanto riferito in una nota pubblicata oggi. L’europarlamentare del Pd chiede all’Esecutivo comunitario se intenda “avviare un’indagine per accertare i responsabili e la portata di questa violazione” e “quali misure intenda adottare contro gli autori di tali attacchi”, e “per “proteggere la libertà di stampa e i giornalisti da simili attacchi informatici”.