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Osservatorio Nestlé: cibo e musica, mix che produce benessere

Osservatorio Nestlé: cibo e musica, mix che produce benessereMilano, 8 feb. (askanews) – Gli italiani amano la musica in ogni momento, anche a tavola. Secondo uno studio dell’Osservatorio Nestlé quasi il 60% ascolta canzoni mentre cucina e uno su tre non rinuncia a una colonna sonora durante i pasti. Tuttavia, solo il 27% è consapevole di quanto la musica possa influire sul gusto del cibo. Secondo quanto emerge, a una cena romantica la musica melodica o leggera è la preferita dal 27,5%, seguita dalla classica (25,2%) e dalla musica da camera (21,7%). Ma c’è anche chi sorprende con una compilation di liscio (17%).



Durante le cene in famiglia, a vincere sono gli anni ’80 (35%), mentre nelle serate tra amici si punta su pop (27%), Hip Hop (20%) e jazz (13%). E cosa dire delle cene di lavoro? Qui il jazz rimane il re (24%), ma il country – forse grazie al suo spirito informale – si sta facendo spazio con il 17%. Il dottor Giuseppe Fatati, direttore dell’Osservatorio Nestlé e presidente di Italian Obesity Network, spiega: “La musica ascoltata durante i pasti non cambia i sapori, ma può influenzare la nostra percezione, attirando l’attenzione su certe caratteristiche dei cibi e rendendo l’esperienza più piacevole”. Fatati sottolinea, inoltre, come “una melodia gradevole sollecita il rilascio di neurotrasmettitori, le dopamine associate a sensazioni di soddisfazione e piacere, rilasciate inoltre anche durante il sesso, l’attività fisica e il sonno. Un suono può essere un modo molto efficace per creare in modo diretto un link emotivo con un certo cibo o una certa situazione emozionale; diventa una sorta di ‘sound branding’, ovvero un marchio sonoro personale e identitario”.


In sostanza, secondo lo studio, un mix di note e sapori appare capace di regalarci emozioni uniche, grazie al rilascio di dopamine, perfino pari a quelle di una vacanza, anche se breve.