
Vino, Rita Babini nuova presidente dei Vignaioli indipendenti (Fivi)
Vino, Rita Babini nuova presidente dei Vignaioli indipendenti (Fivi)Milano, 13 feb. (askanews) – Rita Babini è stata eletta nuova presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi). Lo ha deciso l’Assemblea degli associati che si è svolta oggi a Imola, che ha inoltre approvato il Rendiconto finanziario 2024 e il Bilancio previsionale 2025.
Al termine dei lavori assembleari, durante i quali hanno votato oltre 800 vignaioli e vignaiole da tutta Italia, sono risultati eletti nel Consiglio Direttivo per il triennio 2025-2028, oltre a Babini, vignaiola in Romagna, anche Clementina Balter (Trentino), Ludovico Maria Botti, (Lazio), Fabio de Beaumont (Campania), Camillo Favaro (Piemonte), Francesco Mazzone (Puglia), Pietro Monti (Piemonte), Ninive Pavese (Valle d’Aosta), Désirée Pascon Bellese (Veneto), Andrea Pieropan (Veneto), Stefano Pizzamiglio (Emilia-Romagna), Carmela Pupillo (Sicilia), Valeria Radici (Lombardia), Alessandro Starrabba (Marche), Stefan Vaja (Alto Adige-Südtirol). Sette i Consiglieri uscenti confermati e otto quelli al primo mandato. Babini succede a Lorenzo Cesconi che, dopo tanti anni di impegno associativo a livello territoriale e nazionale, aveva preannunciato l’intenzione di fare un passo a lato, per dedicarsi a tempo pieno all’azienda e alla famiglia. Classe 1971, Babini è stata segretaria nazionale dell’associazione negli ultimi due mandati. Con il marito gestisce la sua azienda agricola a Oriolo dei Fichi, sulle colline di Faenza.
“L’ambizione dei nostri obiettivi principali è alta, siano questi il riconoscimento della figura giuridica del vignaiolo, la rappresentatività nei Consorzi di tutela o la semplificazione ed unificazione dei controlli” ha detto la nuova presidente, spiegando che “a questi obiettivi di carattere nazionale si uniscono sfide talvolta ancora maggiori a livello europeo, che ci vedono già coinvolti oggi e che cresceranno ulteriormente nei prossimi anni. Vogliamo poter vivere dignitosamente del nostro lavoro – ha continuato – e garantire che il nostro ‘mestiere’ esista ancora domani: per arrivare a ciò occorre una grande perseveranza nell’operato di Fivi, e sono certa che le vignaiole e i vignaioli eletti in Consiglio sapranno garantirla con l’impegno e la passione che ha sempre contraddistinto la nostra associazione”. Foto di Mauro Monti