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Roma, vicina donna segregata: non potevo ignorare una donna picchiata

Roma, vicina donna segregata: non potevo ignorare una donna picchiataRoma, 14 feb. (askanews) – “Ho cercato di intervenire e lui mi ha spinto, mi ha detto che avrebbe ammazzato pure me e di farmi gli affari miei, ma non potevo, vedendo una donna picchiata in pubblico non potevo”. Così Alessandra racconta i concitati momenti del 31 gennaio scorso, quando col suo intervento e con la sua chiamata al 112 ha contribuito a salvare una donna polacca di 38 anni che era stata segregata in una cantina dal suo compagno, alla periferia di Roma. La donna è stata intervistata dalla trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante.



“Stavo facendo un aperitivo al bar sotto casa – ricorda la donna – quando quell’uomo è arrivato di corsa con gli occhi iniettati di sangue, l’ha presa per i capelli e storcendole un braccio le ha gridato ‘ti ammazzo’. Allora ho cercato di prenderlo per il giacchetto, lui mi ha spinto due volte dicendo che avrebbe ucciso pure me, che dovevo farmi gli affari miei, ma non potevo vedendo una donna picchiata in pubblico. Ho paura che se succedesse a me nessuno farebbe niente, ma non dobbiamo avere paura, dobbiamo parlare, comunicare, questi femminicidi devono finire, dobbiamo rispettare le donne e noi stesse cercare di fermare le persone che non vanno bene nella nostra società”. “Quell’uomo lo conosco poco – conclude – la famiglia è tranquilla, la donna era sicuramente innamorata ma è stata sottomessa, le aveva fatto il lavaggio del cervello”. Il conduttore Milo Infante ha ringraziato la testimone “che non ha avuto paura di andare sotto quest’uomo per difendere una ragazza e che ha dimostrato il coraggio delle donne che non si voltano dall’altra parte, un messaggio che ogni giorno cerchiamo di far passare nella nostra trasmissione”.