Dl Cutro, governo: stretta su protezione internazionale e controlli
Dl Cutro, governo: stretta su protezione internazionale e controlliRoma, 13 apr. (askanews) – La Rgs ha bollinato i due corposi emendamenti del governo al dl Cutro, trovando quindi le coperture necessarie per un intervento complesso che va dalla riorganizzazione e il potenziamento delle strutture di prima accoglienza con l’estensione delle deroghe già previste per i centri per il rimpatrio alla facoltà del ministero dell’Interno di affidare alla Croce Rossa, in situazioni di particolare affollamento dell’hotspot di Lampedusa, la gestione della struttura. Si procederà all’individuazione di nuovi siti da mettere in piedi da parte del Viminale d’intesa con il ministero della Giustizia per le procedure di frontiera “con trattenimento”. Sarà anche possibile per i “prefetti” individuare luoghi provvisori per i richiedenti asilo “in caso di indisponibilità di un adeguato numero di posti nelle strutture esistenti”.
Anche per quanto riguarda i richiedenti protezione internazionale, fino alla decisione definitiva sulla domanda di protezione, si cambia in modo netto: saranno accolti nei centri di accoglienza governativi e non più nell’ambito del sistema di accoglienza e integrazione (Sai) costituito dalla rete degli enti locali. Nel Sai potranno essere accolti solo i migranti che fanno ingresso in Italia in attuazione di protocolli per la realizzazione di corridoi umanitari, nonché nel programma nazionale di reinsediamento, poiché in entrambi i casi, si spiega nella relazione tecnica, si tratterebbe di richiedenti che hanno già ottenuto un primo semaforo verde sugli adempimenti preliminari alla definizione della loro posizione giuridica. Unica eccezione rispetto ai richiedenti protezione internazionale, “nel limite dei posti disponibili”, i richiedenti che appartengono a categorie vulnerabili (come donne in stato di gravidanza, anziani, persone affette da gravi malattie o disturbi mentali, disabili): anche loro potranno accedere al Sai. Prevista poi un irrigidimento sulle norme di revoca delle misure di accoglienza nei confronti del richiedente che si è reso responsabile di gravi violazioni delle regole nel centro di accoglienza o di comportameti violenti. Non solo, la revoca e le misure limitative saranno applicate anche nel caso in cui le condotte illecite fossero tenute al di fuori del centro di accoglienza, tenuto conto della situazione personale del richiedente la protezione.