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Saipem e Subsea7 si uniscono per creare un colosso energy services

| Redazione StudioNews |

Saipem e Subsea7 si uniscono per creare un colosso energy servicesRoma, 24 feb. (askanews) – Saipem e Subsea7 annunciano di aver raggiunto un accordo, tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding per dar vita a un leader globale nel settore energy services. La società risultante dalla fusione sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, Ricavi per circa 20 miliardi di euro e un Ebitda di oltre 2 miliardi di euro. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026. ‘I top management di Saipem e Subsea7 – si legge in una nota – condividono la convinzione che vi sia un solido razionale nella creazione di un leader globale nel settore energy services, considerando, in particolare, le crescenti dimensioni dei progetti dei Clienti. Saipem e Subsea7 sono fortemente complementari in termini di offerta di mercato e di aree geografiche. L’unione dei due business creerebbe ulteriore valore per gli azionisti sia nell’attuale contesto di mercato, sia nel lungo termine’.



Nello specifico, gli azionisti delle due compagnie, CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. In tale ambito è previsto che il presidente del Cda della Combined Company sia designato da Siem Industries, mentre l’Amministratore Delegato sia designato da CDP Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia nominato amministratore delegato della Combined Company, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato amministratore delegato della società che gestirà il business Offshore della Combined Company. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem. Si stima che le sinergie annuali si attestino a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della Proposed Combination, grazie all’ottimizzazione della flotta, all’efficientamento del procurement, del commerciale e dei processi.


La Combined Company sarebbe creata mediante fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest’ultima ridenominata Saipem7. La Combined Company avrebbe sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo. Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%. (segue) Avrà un’organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager ò Potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale ò Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company ò Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione ò Ci si aspetta che la Proposed Combination generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro ò La Combined Company avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo ò Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l’impegno a votare a favore dell’operazione ò Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026 Gli azionisti di Subsea7 riceverebbero 6,688 nuove azioni di Saipem7 per ogni azione detenuta in Subsea7. Assumendo che tutti gli azionisti di Subsea7 partecipino alla fusione, il capitale sociale della Combined Company sarà detenuto in misura paritetica (in rapporto 50-50) dagli attuali azionisti di Saipem e Subsea7.


Subsea7 distribuirà ai propri azionisti un dividendo straordinario di importo pari a 450 milioni di euro7 immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione. La Combined Company si articolerà in quattro business: Offshore Engineering & Construction, Onshore Engineering & Construction, Sustainable Infrastructures e Offshore Drilling. Il business Offshore Engineering & Construction sarà incorporato in una società con una propria autonomia operativa, denominata Subsea7 e operante con il marchio ‘Subsea7 – a Saipem7 Company’, ed è attualmente previsto che sia guidata da John Evans. La nuova società ricomprenderà tutte le attività di Subsea7 e il segmento Asset Based Services di Saipem e rappresenterà circa l’83% dell’Ebitda del Gruppo (calcolato sui 12 mesi precedenti al 30 settembre 2024). La nuova società avrà il proprio headquarter a Londra.


.In linea con l’attuale strategia di Saipem, la gestione del business Onshore Engineering & Construction si concentrerà sulla riduzione del rischio complessivo e sulla massimizzazione della redditività. Il business Sustainable Infrastructures punterà, invece, a consolidare la propria presenza nel mercato italiano, con una possibile espansione all’estero. Il business Offshore Drilling continuerà la propria strategia di massimizzazione del proprio Ebitda e dei flussi di cassa. In base all’accordo, Saipem e Subsea7 potranno effettuare distribuzioni ai propri azionisti nel corso dell’esercizio 2025 fino a 350 milioni di dollari USA ciascuna, sotto forma di dividendo. Nel corso dell’esercizio 2026, se la Proposed Combination non sarà completata prima dell’approvazione dei risultati dell’esercizio 2025 sia di Saipem che di Subsea7, ciascuna delle due società potrebbe distribuire un importo pari ad almeno 300 milioni di dollari ai propri azionisti sotto forma di dividendo. A seguito del perfezionamento della Proposed Combination, è previsto che la Combined Company distribuisca ai propri azionisti almeno il 40% del Free Cash Flow, al netto del rimborso delle passività per beni in leasing. Il Memorandum of Understanding sottoscritto tra Siem Industries, CDP Equity ed Eni prevede, inter alia, un impegno di lock-up della durata di tre anni, un impegno di standstill e un accordo per la presentazione di una lista comune per la nomina della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione della Combined Company. L’operazione è condizionata, tra l’altro, all’esito positivo della due diligence confirmatoria, al perfezionamento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti sui termini della fusione (‘Accordo di Fusione’) e all’approvazione dei termini finali della Proposed Combination da parte dei Consigli di Amministrazione di Saipem e Subsea7. Le parti avvieranno anche le necessarie consultazioni con le rappresentanze sindacali, conformemente alla normativa applicabile. Saipem e Subsea7 hanno assunto obblighi di esclusiva reciproca in relazione alle negoziazioni della Proposed Combination. Inoltre, il perfezionamento della Proposed Combination sarà soggetto a condizioni usuali per questo tipo di operazioni, inclusa – inter alia – l’approvazione da parte delle assemblee degli azionisti di Saipem e Subsea7, nel caso di Saipem con le maggioranze cosiddette di whitewash ai fini dell’esenzione dagli obblighi di offerta pubblica di acquisto, e il rilascio dell’autorizzazione da parte del Governo italiano, nonché delle autorizzazioni regolamentari usuali per questo tipo di operazioni. Fino all’avveramento di tali condizioni, non vi è garanzia che la Proposed Combination si realizzi. Saipem è assistita da Goldman Sachs International, che agisce in qualità di lead financial advisor e Deutsche Bank, Milan Branch che agisce come financial advisor. Clifford Chance agisce in qualità di consulente legale globale di Saipem, in particolare in relazione agli aspetti di diritto italiano, inglese, statunitense e lussemburghese, mentre Advokatfirmaet Thommessen agisce in qualità di consulente legale di Saipem per gli aspetti di diritto norvegese. Subsea7 è assistita da Kirk Lovegrove & Company, che agisce in qualità di lead financial advisor e Deloitte in qualità di financial advisor, da Freshfields che agisce in qualità di consulente legale globale (inclusi gli aspetto di diritto italiano, statunitense e inglese), da Elvinger Hoss Prussen e Advokatfirmaet Wiersholm che agiscono in qualità di consulenti legali rispettivamente per gli aspetti di diritto lussemburghese e norvegese. Intesa Sanpaolo – Divisione IMI CIB, ha assistito Eni in qualità di advisor finanziario.