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Ia, su Amazon falsi romanzi di Banana Yoshimoto e Yoko Ogawa

| Redazione StudioNews |

Ia, su Amazon falsi romanzi di Banana Yoshimoto e Yoko OgawaRoma, 26 feb. (askanews) – Nel nuovo mondo dell’Intelligenza artificiale generativa può capitare a scrittori di successo di ritrovarsi attribuite opere che non hanno mai scritto. E’ capitato a due autrici giapponesi molto vendute all’estero – Banana Yoshimoto e Yoko Ogawa – che hanno individuato sul servizio di Kindle, Amazon, ebook che non sono mai stati scritti da loro. Dopo la segnalazione, i contenuti sono stati rimossi.



Secondo quanto riferisce la televisione pubblica giapponese NHK, esperti hanno analizzato la copertina e le peculiarità del testo del libro attribuito a Yoshimoto, concludendo che le opere sono state creato utilizzando l’intelligenza artificiale generativa. Gli esperti, analizzando la copertina e le peculiarità del testo, hanno ipotizzato che tali opere potrebbero essere state create utilizzando un’intelligenza artificiale generativa.


In particolare, Yoshimoto ha scoperto il problema la sera del 25, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei lettori. Successivamente, ha invitato i lettori tramite i social network a non acquistare tali presunte sue opere e ha contattato Amazon, che ha provveduto alla rimozione del contenuto. “La libera creazione di opere derivate dovrebbe essere accettata, ma ritengo problematico che tali opere vengano consigliate dagli algoritmi di Amazon o appaiano nelle pagine degli autori. Non sono affatto contraria all’uso dell’Ia, ma ritengo che sia necessario rispettare i diritti degli autori noti. Invito i lettori di eBook a verificare sempre attraverso i canali ufficiali del editore o i profili social degli autori”, ha commentato alla NHK Yoshimoto.


Più irritata è apparsa Ogawa. “Il testo, scritto in un giapponese incomprensibile e corredato da una copertina che sembra autentica, non mi appartiene. Non ho mai visto queste opere prima d’ora e non so come comportarmi in questa situazione. Intendo consultarmi con il mio editore per decidere come procedere e spero che si possa creare un sistema in cui i lettori ricevano sempre il libro corretto”, ha segnalato la scrittrice. Secondo gli esperti, sarà sempre più difficile, con lo sviluppo dell’Ia e dei modelli linguistici di ampie dimensioni, distinguere le opere originali e quelle “fake”. Ma questo potrebbe diventare anche un problema per le stesse piattaforme, perché i lettori potrebbero essere indotti a disertare le piattaforme per affidarsi a canali di vendita più affidabili come le case editrici e le “vecchie” librerie.