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La drammatica lettera di von Der Leyen ai leader della Ue

| Redazione StudioNews |

La drammatica lettera di von Der Leyen ai leader della UeBruxelles, 4 mar. (askanews) – “Una nuova era è alle porte. L’Europa si trova ad affrontare un pericolo chiaro e presente (‘clear and present danger’, ndr) su una scala che nessuno di noi ha mai visto nella propria vita adulta. Alcuni dei nostri presupposti fondamentali vengono minati nella loro essenza. Il ritmo del cambiamento è sconcertante e sempre più allarmante. Il futuro di un’Ucraina libera e sovrana, di un’Europa sicura e prospera, è in gioco. E questo dovrebbe definire la natura del nostro pensiero, l’audacia della nostra azione e l’urgenza con cui attueremo le nostre decisioni nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”.



Inizia con questi toni drammatici la lettera che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha inviato oggi ai capi di Stato e di governo dell’Ue, in vista del Consiglio europeo straordinario di giovedì 6 marzo, convocato per affrontare la doppia emergenza Ucraina e Difesa. Nella lettera von der Leyen presenta una proposta in cinque punti, il piano ReArm Europe, su come utilizzare tutte le leve finanziarie a disposizione per aiutare gli Stati membri ad aumentare rapidamente e significativamente le spese per le capacità di difesa. “Gli incontri e le discussioni che abbiamo avuto nelle ultime settimane – riferisce von der Leyen – hanno rinvigorito il nostro fine comune e la comprensione del fatto che dobbiamo pensare in modo diverso e rispondere secondo la situazione. Con una conclusione chiara: l’Europa deve essere responsabile della propria deterrenza e difesa”.


“Ecco perché – annuncia la presidente della Commissione -, prima della riunione del Consiglio europeo di questa settimana vorrei presentare un piano di risposta europeo immediato: ReArm Europe. Le misure proposte sono incentrate sulla necessità di aumentare urgentemente e significativamente la nostra spesa per la sicurezza e difesa dell’Europa, anche attraverso un nuovo strumento di difesa dedicato”. “Per inquadrare queste proposte, è fondamentale ricordare che, per quanto il mondo stia cambiando, i nostri principi non sono cambiati. Cerchiamo – afferma von der Leyen – stabilità, sicurezza, prosperità e libertà dalla coercizione. E vogliamo le relazioni transatlantiche più strette possibili, costruite anche sulle fondamenta profonde e solide tra i nostri popoli e i nostri parlamenti”.


“Quando l’Ucraina è stata attaccata per la prima volta – ricorda la presidente della Commissione -, l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno mobilitato importanti contributi alla difesa dell’Ucraina, dai finanziamenti per l’economia al supporto militare. Abbiamo sostenuto l’Ucraina con circa 140 miliardi di euro, di cui circa 50 miliardi di euro di supporto militare, e abbiamo addestrato oltre 73.000 soldati ucraini. E oltre a questo, abbiamo imposto sanzioni senza precedenti. È importante affermare questi fatti”. Tutto questo, rivendica von der Leyen, “ha contribuito a garantire che l’aggressione della Russia fosse accolta con una risposta unita”. E la Russia “ha subito perdite immense. Sta distruggendo le fondamenta a lungo termine della sua economia”.


“Negli ultimi anni – continua la presidente della Commissione -, l’Unione Europea e la Nato hanno lavorato insieme come mai prima: una cooperazione istituzionale costante, razionale e costruttiva per raggiungere obiettivi più alti. Quanto meglio questi sforzi saranno sincronizzati, tanto meglio sarà per tutti noi”. “Non dobbiamo mai dimenticare – sottolinea von der Leyen – il ruolo svolto dagli Stati non europei che riconoscono ciò che è in gioco e non solo condividono i nostri valori, ma mostrano la loro volontà di difenderli. Gli Stati Uniti hanno aperto la strada, insieme ad Australia, Canada, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e molti altri. Questo ci ricorda che la democrazia non ha distanze”. “Noi in Europa – aggiunge – siamo molto grati per il sostegno degli Stati Uniti e per il ruolo che hanno svolto nella sicurezza europea per decenni. Come presidente della Commissione, ho tra i miei obiettivi principali forti relazioni con gli Stati Uniti, sia bilateralmente che attraverso il G7”. Ma, rileva von der Leyen, “il contesto in cui operiamo sta cambiando drasticamente e drammaticamente. Le fondamenta su cui è stato costruito l’intero ordine politico ed economico europeo del dopoguerra sono scosse nel profondo. E quando l’ordine europeo viene scosso, la storia ci insegna che l’intero sistema internazionale può essere destabilizzato”. Secondo la presidente della Commissione, “abbiamo due possibili percorsi davanti a noi: il primo è cavarcela bene o male in questo periodo attuale in modo ‘manageriale’, dando risposte frammentarie o incrementali alla situazione sul campo in Ucraina o altrove. Il secondo è cogliere il momento. Mobilitare le immense risorse dell’Europa. Fare appello al nostro spirito collettivo per difendere la democrazia”. “Io credo – afferma ancora von der Leyen – che la seconda opzione sia la nostra unica scelta. Dopotutto, è il nostro vero scopo. E per concretizzare questa scelta, dobbiamo liberare il nostro potere industriale e produttivo e indirizzarlo verso l’obiettivo della sicurezza. Perché è dalla sicurezza che dipendono la nostra prosperità e la nostra libertà. Ma per questo, dobbiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male. È tempo di agire e di farlo insieme”. “Sono fiduciosa che, attraverso il nostro impegno condiviso, possiamo ottenere progressi tangibili nell’affrontare le sfide alla sicurezza senza precedenti che abbiamo di fronte. Non abbiamo il lusso di poter aspettare, davanti alle sfide che stiamo affrontando. La posta in gioco – conclude la presidente della Commissione – non potrebbe essere più alta, ed è giunto il momento di agire”. (fonte immagine: European Union).