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Findus: dal 2025 100% dei prodotti ittici arriva da pesca certificata

Findus: dal 2025 100% dei prodotti ittici arriva da pesca certificataMilano, 13 mar. (askanews) – La totalità dei prodotti ittici provenienti da pesca sostenibile certificata Msc o da acquacoltura responsabile certificata Asc. Findus taglia questo traguardo, otto anni dopo l’annuncio, portando sul mercato le sue oltre 60 referenze con il marchio blu di MSC e quello verde di ASC. E consolida così il suo ruolo di leader di mercato nel segmento del surgelato ittico con circa 20 mila tonnellate di prodotto, pari al 20% del comparto, per un valore totale di 290 milioni di euro (esclusi i prodotti ricettati).



“Per noi è un traguardo emozionante e molto importante perché rappresenta un po’ la chiave della nostra interpretazione di leadership di mercato che è anche responsabilità – ci ha detto Renato Roca, country manager di Findus Italia – lavorare per la certificazione di sostenibilità delle oltre 20 specie ittiche di pesce e frutti di mare che trattiamo è stato un traguardo che ci ha visto lavorare alacremente, superando tantissime complessità di tipo logistico organizzativo, produttivo e finanziario, particolarmente esacerbate negli ultimi anni”. La strada green imboccata da Findus nel 2017 è stata trasformativa per il mercato. La sua esperienza pionieristica ha innescato un cambiamento lungo la filiera che trova riscontro nei numeri: il volume dei prodotti ittici certificati MSC in Italia è più che triplicato da quando l’azienda ha ottenuto la certificazione, con una crescita del 170% tra il 2017 e il 2024. E restringendo il raggio di osservazione ai soli surgelati, la crescita è del 92%. “Siamo molto orgogliosi di celebrare questo traguardo di Findus – ha commentato Paola Guglielmo, responsabile della relazione con le aziende di Msc Italia – perché da quando hanno iniziato nel 2017 questo percorso verso il 100% certificato hanno lavorato in modo tale da influenzare tutti i loro stakeholder, quindi tutta la filiera, i consumatori e hanno portato una trasformazione effettiva nel mercato retail. Sono stati in grado di influenzare il mercato, ma anche i consumatori perché questi ultimi hanno contribuito a rendere riconoscibile il marchio e capirne l’importanza”.


L’impegno di Findus è anche una risposta alla crescente sensibilità degli italiani verso la sostenibilità alimentare. Quasi 7 su 10 la considerano un fattore importante, stando all’indagine condotta da Consumerismo No Profit su questi temi. Ed è una attenzione che è cresciuta rispetto a 10 anni fa per il 66% dei consumatori. “Gli italiani ritengono che anche per la spesa ittica diventa fodndamentale la sosteniblità che si trasforma in una attenzione maggiore all’etichetta dove andiamo a cercare le certificazioni – ha spiegato Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo – certo il fattore economico rimane determinante ma il fattore della sostenibilità, il modo in cui è stato prodotto, diventano un altro elemento fondamentale”. Per Findus questo traguardo, però, è solo una tappa di un percorso ancora lungo verso la sostenibilità. Il suo impegno è sintetizzato nel manifesto “Fish for Good”, che punta a garantire una filiera responsabile e trasparente, a prendersi cura attivamente dell’oceano e a salvaguardare l’ambiente. E proprio in questa direzione va la collaborazione con Lifegate con cui questa primavera prenderà vita un progetto volto a contrastare gli effetti degli sversamenti di oli e idrocarburi in mare.


“Riteniamo di aver dato contributo fondamentale alla trasformazione di questo mercato perché la sostenibilità non è qualcosa su cui sia possibile discutere – ha concluso Roca – È un dovere per le aziende leader, per le aziende responsabili perché si tratta di preservare la salute degli oceani, dei mari o dei campi quando parliamo di agricoltura, ma si tratta anche di mettere in sicurezza le risorse per il futuro per tutti noi”.