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Ottenuta esenzione da contributo Conai su vasi da florovivaismo

Ottenuta esenzione da contributo Conai su vasi da florovivaismoRoma, 8 apr. (askanews) – Un importante risultato arriva sul fronte normativo grazie all’azione di Coldiretti e Filiera Italia: l’esenzione dal Contributo Ambientale Conai (CAC) per i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo, indipendentemente dal loro spessore.



Nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi era già stata recepita la proposta italiana che proponeva che questi vasi non fossero considerati imballaggi, ma beni strumentali alla coltivazione, escludendoli cosi dal CAC. Ora è finalmente escluso che sui vasi utilizzati nel florovivaismo venga applicato il Contributo Ambientale. A confermare l’esclusione, rendono noto Coldiretti e Filiera Italia, è arrivata una lettera inviata da Conai a Coldiretti il 2 aprile 2025, nella quale si precisa che “i vasi impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi vengono già esclusi dalla classificazione di imballaggi” indipendentemente dal loro spessore e che “con l’applicabilità del nuovo Regolamento UE 2025/40, saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio”.


Una vittoria per le imprese, commentano le confederazioni agricole, che potranno continuare a investire in qualità, innovazione e sostenibilità, senza ulteriori oneri ingiustificati. Il settore del florovivaismo italiano nel 2024 ha toccato il valore record di 3,3 miliardi di euro, trainato da un export in crescita (1,3 miliardi) e dal lavoro di oltre 19.000 imprese attive su 30.000 ettari. “Ancora una volta l’azione di Coldiretti è stata determinante per tutelare il reddito delle nostre imprese e mantenere la competitività di uno dei settori più forti dell’agroalimentare italiano”, sottolinea Mario Faro, presidente della Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti. “Difendere il florovivaismo italiano significa sostenere un comparto in cui l’impegno per la sostenibilità ambientale è tra i più alti d’Europa”.


Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, precisa che questa esenzione “rappresenta un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra istituzioni e filiere produttive possa portare a risultati tangibili per le imprese. Sostenere il florovivaismo significa rafforzare un comparto strategico del Made in Italy, fortemente legato ai territori”. E Nada Forbici, presidente di Assofloro e coordinatrice della Consulta, sottolinea come un’ulteriore tassa “avrebbe colpito ingiustamente agricoltori e florovivaisti, riducendo margini e competitività”.