
Dazi, Ue e Cina intensificano le relazioni, a luglio nuovo vertice
Dazi, Ue e Cina intensificano le relazioni, a luglio nuovo verticeLussemburgo, 8 apr. (askanews) – Il vertice che si terrà tra l’Unione europea e la Cina l’estate prossima, probabilmente a luglio, anche se non è ancora chiaro dove si svolgerà, testimonia del rinnovato interesse che c’è da parte europea nei rapporti con Pechino, e viceversa, dopo la tempesta economica e commerciale scatenata dall’offensiva dei dazi del presidente americano Donald Trump.
Dopo la telefonata che c’è stata oggi tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro cinese Li Qiang, della questione delle relazioni con la Cina si è parlato molto durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario. “Per la presidente von der Leyen – ha ricordato la portavoce capo della Commissione, Paula Piño – l’idea è sempre stata quella di minimizzare il rischio (‘to derisk’, ndr) e non di interrompere i rapporti (“to decouple”, ndr) con la Cina”.
E oggi, in particolare, con la Cina l’Ue ha interesse a discutere la questione di come gestire e controllare l’attesa diversione dei flussi commerciali (quelli cinesi in particolare, ma non solo) che in passato erano diretti verso gli Usa e che a causa dei nuovi dazi potrebbero essere dirottati verso l’Europa. L’Ue ha già deciso di costituire urgentemente una task force per monitorare questo fenomeno della “diversione commerciale”. Nel suo colloquio odierno con Li Qiang, ha rilevato la portavoce, “la presidente von der Leyen ha sollevato la questione della diversione commerciale ed è in questo contesto che è stata menzionata questa task force di monitoraggio e sorveglianza, nel senso che dobbiamo esaminare l’impatto che questi dazi stanno avendo e l’impatto, in particolare in termini di dirottamento degli scambi. C’era la consapevolezza che questo costituisce un problema ed è una cosa che deve essere esaminata, mentre ci addentriamo in questi numerosi ed elevati dazi che inevitabilmente avranno un impatto sui flussi commerciali”.
“Quindi – ha continuato Piño – siamo pragmatici a questo riguardo, e stiamo esaminando quali sono le sfide che abbiamo con la Cina e cercando di affrontarle. Ed è anche in questo contesto che deve essere visto il colloquio telefonico di oggi. Ora stiamo assistendo all’imposizione di dazi che influenzeranno il commercio in tutto il mondo. E ovviamente è importante che comprendiamo anche come la Cina, che è uno dei nostri maggiori partner commerciali, si stia muovendo in questo contesto, e cosa si può fare per affrontare le sfide comuni”, anche perché “alla fine ciò che stiamo vedendo riguarda tutti e avrà un impatto in tutto il mondo”. Ad esempio, e questo è stato anche menzionato nel colloquio telefonico, all’Ue interessa capire con la Cina “cosa si può fare nel lavoro per la riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio, per renderla più efficace e più efficiente”. “Quello che stiamo dicendo – ha aggiunto la portavoce – è che ci sono molte questioni su cui dobbiamo collaborare. Sappiamo che questi dazi porteranno a delle sovraccapacità, che aumenteranno le sovraccapacità esistenti. Quindi, ad esempio, la proposta molto concreta, che la presidente von der Leyen aveva già menzionato ieri, su questa sorveglianza, su questo meccanismo di monitoraggio per valutare i flussi commerciali. Ci sono una serie di questioni su cui ovviamente c’è un interesse da entrambe le parti, e direi anche per tutto il mondo, che ci sia una conversazione costruttiva” tra l’Ue e la Cina, ha concluso la Paula Piño.