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”Il Mangiabottoni”: la nuova visione del vino di Camerani con Aias

”Il Mangiabottoni”: la nuova visione del vino di Camerani con AiasMilano, 13 apr. (askanews) – Si chiama “Il Mangiabottoni” il vino prodotto in circa 3.300 bottiglie grazie alla sinergia tra Marinella Camerani, fondatrice dell’azienda agricola Corte Sant’Alda, e la Cooperativa sociale L’Officina dell’Associazione italiana assistenza spastici (Aias), che da oltre vent’anni promuove l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Obiettivo: unire il sapere vitivinicolo al valore dell’inclusione generando un modello produttivo sostenibile anche dal punto di vista umano.



Fulcro del progetto è Podere Castagnè, 14 ettari nella Val di Mezzane (Verona), tra i 420 e i 550 metri slm., caratterizzati da suoli calcarei, pendenze importanti e un paesaggio boschivo di grande biodiversità, molti animali e la possibilità di soggiornare o passeggiarvi. Proprio qui è stato deciso di portare i ragazzi de L’Officina a confrontarsi con i lavori in vigna e poi in cantina, fianco a fianco con la squadra dell’Azienda Agricola Camerani. Qui ha preso forma “Il Mangiabottoni Valpolicella Doc 2024”, un vino che non è solo il risultato di un processo produttivo ma il simbolo di un percorso umano. Un rosso fresco, fermentato in cemento non vetrificato con lieviti indigeni, prodotto da uve Corvinone e Rondinella allevate a Guyot su impianti del 2011 e 2016. “Questa collaborazione rappresenta un reset per me, un modo per ridefinire dopo 40 anni da vignaiola il mio approccio al lavoro, alla comunità e al concetto stesso di valore” racconta Marinella Camerani, spiegando che “sono io che ho bisogno dei ragazzi de ‘Il Mangiabottoni’ per riposizionarmi su un piano in cui parole come amicizia, benessere, felicità, lavoro e salute abbiano un senso forse più elementare ma sicuramente più profondo”.


Il progetto prevede l’inclusione diretta dei ragazzi della cooperativa in tutte le fasi: gestione del verde, vendemmia manuale, vinificazione, imbottigliamento e confezionamento. “L’inclusione passa anche dal vino” spiega Emanuele Germiniasi, direttore della Cooperativa, sottolineando che “questo progetto è la prova concreta che ogni limite può diventare risorsa, ogni diversità una ricchezza. Questa attività, come tutte quelle de L’Officina dell’Aias, coinvolge persone con disabilità che mettono in gioco le proprie competenze – racconta – ma anche i propri comportamenti, a volte stereotipati o un po’ stravaganti, come quelli di Fabio, una persona con disabilità a cui abbiamo voluto molto bene, che staccava i bottoni dai vestiti per mangiarseli e al cui ricordo è dedicato questo vino”. Con il supporto economico dell’Azienda Agricola Camerani, l’ambizione è trasformare Podere Castagnè in un laboratorio occupazionale stabile, capace di formare risorse professionali nel settore vinicolo, con attenzione alle nuove fragilità. Una sfida per il futuro del vino italiano in cui qualità, sostenibilità e responsabilità sociale non sono solo parole chiave ma azioni quotidiane.