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Consorzio abbacchio Igp: a Pasqua 300mila agnelli arriva da estero

Consorzio abbacchio Igp: a Pasqua 300mila agnelli arriva da esteroRoma, 14 apr. (askanews) – Su 550mila agnelli presenti in commercio durante il periodo pasquale, oltre la metà proviene dall’estero. Sono circa 300mila infatti i capi importati, spiega in una nota il Consorzio dell’Abbacchio Romano IGP, che spesso vivono in condizioni poco rispettose, senza garanzie di tracciabilità e di buone pratiche di allevamento. E vengono poi distribuiti a prezzi inferiori del 40% rispetto alla produzione certificata nazionale che conta 185mila agnelli.



Di questi, 35 mila provengono dal Consorzio dell’Abbacchio Romano IGP, su un allevamento totale di 75.100, nettamente inferiore rispetto al periodo pre-covid dove si contavano circa 120 mila esemplari. “Un calo sensibilissimo – spiega il Consorzio – dovuto in alcuni casi all’abbandono dell’attività da parte dei produttori locali e, in altri, alla scelta verso un allevamento non certificato”. “In un mercato dominato dal ribasso dei prezzi, la disinformazione mette a rischio le aziende locali che faticano a competere con le grandi importazioni straniere – sottolinea Natalino Talanas, presidente del Consorzio Abbacchio Romano IGP – E’ quindi importante sensibilizzare il consumatore. La consapevolezza risulta essere l’unica chiave per un’inversione di tendenza in grado di garantire lunga vita alla nostra tradizione che, nei secoli, ha plasmato l’identità paesaggistica e gastronomica della nostra regione”.


Il Consorzio, grazie al rispetto di un disciplinare rigoroso, si è negli anni distinto per un modello di allevamento etico e sostenibile. Gli animali sono nutriti esclusivamente con latte materno e piante spontanee della campagna laziale, seguendo i tempi e i luoghi della transumanza. Oltre a garantire la qualità del prodotto, questa tradizione contribuisce alla tutela del paesaggio e allo sviluppo rurale, unendo da millenni generazioni di pastori, colonna portante di questa produzione.