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L’Economist: gli Usa stufi degli sforzi europei per rafforzare Kiev

| Redazione StudioNews |

L’Economist: gli Usa stufi degli sforzi europei per rafforzare KievRoma, 16 apr. (askanews) – In un articolo che dettaglia come l’amministrazione Trump stia avendo crescenti difficoltà a negoziare un cessate il fuoco per l’Ucraina, The Economist riferisce che “diversi funzionari (americani) si dicono stancati degli sforzi unilaterali dell’Europa per rafforzare militarmente e finanziariamente l’Ucraina. A loro avviso, queste iniziative indeboliscono la leva negoziale di Washington nei confronti di Mosca”.



L’articolo intitolato “Il cessate il fuoco di Trump sta scivolando via” rileva che Washington teme che il sostegno europeo a Kiev – non coordinato con gli Stati Uniti – renda più difficile ottenere concessioni da parte russa, ostacolando la strategia di Trump, che punta a una de-escalation controllata e a un cessate il fuoco negoziato. Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e l’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si recheranno a Parigi dal 16 al 18 aprile per colloqui con le controparti europee per promuovere l’obiettivo del Presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”, ha confermato oggi il Dipartimento di Stato. Le divisioni tra Washington e le capitali europee (soprattutto Parigi e Berlino) si stanno approfondendo, sostiene The Economist. E questo, mentre le truppe russe stanno consolidando posizioni e mentre cresce la frustrazione ucraina per i ritardi nei rifornimenti.


Inoltre, l’amministrazione americana avrebbe cercato di convincere l’Ucraina ad accettare una tregua negoziata, ma l’offensiva russa su Donetsk e Kharkiv ha ridotto la credibilità di qualsiasi accordo di pausa. Inoltre, l’Iran, la Cina e altri attori regionali stanno spingendo per soluzioni parallele, minando la centralità di Washington nei negoziati.