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Incontro a Manila tra ministri Esteri Cina-Filippine

Incontro a Manila tra ministri Esteri Cina-FilippineRoma, 22 apr. (askanews) – I ministri degli Esteri di Cina e Filippine si sono incontrati oggi in un momento di deterioramento delle relazioni bilaterali, in seguito all’allargamento dell’accordo di sicurezza tra Manila a Washington che consente agli Usa di aprire altre quattro nuove basi militari nell’arcipelago del Sudest asiatico. Lo riferisce Nikkei Asia.

Il segretario filippino per gli affari esteri Enrique Manalo ha aperto un incontro con il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, la cui visita di tre giorni a Manila coincide con la più grande esercitazione militare filippino-statunitense di sempre. I ministri hanno parlato dell’incontro tra il presidente filippino Ferdinando Marcos Jr. e il presidente cinese Xi Jinping a Pechino a gennaio, quando i leader hanno deciso di rafforzare i legami. I diplomatici hanno anche discusso disputa marittima nel Mar Cinese Meridionale e di altre questioni regionali.

“In mezzo a una situazione regionale fluida e turbolenta, una relazione Cina-Filippine sana e stabile non solo soddisfa le aspirazioni dei nostri due popoli, ma è anche in linea con le aspirazioni comuni dei paesi della regione”, ha affermato Qin. “Dobbiamo lavorare insieme – ha aggiunto – per continuare la nostra tradizione di amicizia e risolvere adeguatamente le nostre divergenze nello spirito di credibilità, consultazione e dialogo, oltre a mantenere le nostre promesse reciproche in modo da portare maggiori benefici ai nostri due Paesi”.

Manalo ha notato gli “sviluppi significativi” che mostrano “non solo la vivacità, ma anche la profondità e l’ampiezza delle nostre relazioni”, aggiungendo, “c’è, ovviamente, molto lavoro da fare”. Ha detto che gli impegni di investimento di 22,8 miliardi di dollari che Marcos si è assicurato durante la sua visita in Cina si stanno lentamente realizzando.

I due ministri hanno anche discusso di “questioni di sicurezza regionale di reciproco interesse”, ha detto il ministero degli Esteri di Manila in una dichiarazione prima dei colloqui, senza approfondire. Pechino si è opposta alla decisione di Marcos di concedere agli Stati Uniti l’accesso a quattro nuove basi, oltre ai cinque siti originari. Tre delle nuove basi si trovano nelle Filippine settentrionali vicino a Taiwan, mentre un’altra è vicina al Mar cinese meridionale. Marcos ha affermato che le basi hanno lo scopo di rafforzare la difesa del suo paese e non sono destinate ad alcuna “azione offensiva” verso paesi terzi.

Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese, in seguito all’annuncio del rafforzamento dell’accordo Filippine-Usa, ha lanciato un avvertimento: “Vorremmo ricordare ancora una volta al paese interessato che assecondare forze al di fuori della regione non porterà maggiore sicurezza, ma causerà tensioni, mettendo a rischio la pace e la stabilità regionali e alla fine potrà ritorcersi contro”.

L’amministrazione Marcos ha anche accolto con favore i pattugliamenti congiunti con gli Stati Uniti nel Mar cinese meridionale, che la Cina rivendica per gran parte entrando in rotta di collisione con le Filippine, il Vietnam e altri paesi della regione.

Manalo ha detto a Qin che la disputa marittima “non dovrebbe essere la somma totale delle nostre relazioni” e “non dovrebbe impedirci di cercare modi per gestirle in modo efficace”.

Marcos – che ha dato una svolta filo-Usa dopo che il suo predecessore Rodrigo Duterte aveva dato allineato in maniera inedita Manila a Pechino – vedrà il presidente americano Joe Biden il primo maggio a Washington. Il viaggio ha lo scopo di “ribadire il rapporto speciale tra le Filippine e gli Stati uniti”, secondo l’ufficio di Marcos. Qin incontrerà Marcos oggi.