A Dubai nasce Hub per Made in Italy: ponte d’internazionalizzazione
A Dubai nasce Hub per Made in Italy: ponte d’internazionalizzazioneDubai, 27 apr. (askanews) – Un partenariato strategico che fa da base a relazioni solide, un interscambio commerciale tra Italia ed Emirati in significativa e continua crescita, che ha fatto segnare un aumento delle esportazioni italiane del 25,2% nel 2022, l’inaugurazione del primo Hub per il Made in Italy negli Emirati arabi uniti, avvenuto oggi a Dubai, costituisce un altro tassello e strumento per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sia negli Emirati arabi sia nell’intera area del Golfo, del Medio Oriente, del Nord Africa e del Sud-Est asiatico.
“L’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy è la prova del dinamismo delle relazioni fra Emirati Arabi Uniti e Italia”, ha dichiarato in un messaggio video il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso dell’inagurazione, sottolineando che l’hub “è anche un’opportunità per rafforzare i rapporti tra i due Paesi unendo il saper fare italiano alla formazione di eccellenza”. Tajani ha ricordato che “due mesi fa con la visita del presidente del Consiglio abbiamo riattivato a 360 gradi il partneriato politico e strategico con gli Emirati arabi”, è stato “un cambiamento di passo importante che ho fortememnte voluto come ministro degli Esteri” perché il rafforzamento dei rapporti tra Roma e Dubai “può creare nuove opportunità in settori chiave per le aziende italiane” a cui il governo non farà mancare il suo sostegno. L’Italia è, infatti, il principale partner commerciale degli Emirati arabi uniti tra i Paesi dell’Ue e gli Emirati sono oggi per l’Italia il primo fornitore e il primo mercato di sbocco del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena). Per questo l’Hub, gestito da Italiacamp, organizzazione nata nel 2010 con l’obiettivo di creare valore per il Paese, missione che si è evoluta nel tempo e che ora punta a promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati in espansione, assume un ruolo sempre più centrale come ricordato dagli speaker e dai rappresentanti delle istituzioni.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo messaggio ha voluto, appunto, ricordare come il governo stia “profondendo un grande impegno nel sostegno al Made in italy” e “tra pochi giorni presenterò in Consiglio dei ministri un disegno di legge organico per valorizzare il Made in Italy e nel contempo stiamo portando avanti la riforma degli incentivi per semplificare, rendere omogeneo e indirizzare l’intervento pubblico a sostegno delle imprese e delle filiere del Made in Italy, è importante soprattutto in questo momento perché le imprese hanno bisogno del supporto delle nostre istituzioni”. “Mi auguro che l’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy possa rappresentare un luogo dove mettere a frutto le nuove opportunità che saranno a disposizione di tutte le imprese italiane grazie all’impegno del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del governo. Spero che questo possa essere esempio di modello di collaborazione fra l’Italia e le comunità italiane all’estero, che sono un orgoglio del nostro Paese, perché è sempre più necessario far valere il nostro modello produttivo apprezzato nel mondo”, ha aggiunto Urso.
Segnali di apprezzamento e di sostegno anche dalle autorità emiratine. Secondo Helal Saeed Al Marri, direttore del Dipartimento dell’Economia degli Emirati arabi e membro del Consiglio Esecutivo di Dubai, che ha partecipato al taglio del nastro del Dubai Hub for Made in Italy, è “soltanto l’inizio del viaggio” che vedrà “grandi opportunità per molte aziende” italiane che potranno avere “accesso a una regione più ampia, per espandersi a Est e a Ovest” partendo proprio da Dubai. “E’ molto importante avere Italiacamp a Dubai perché è un modo per sostenere il Sistema Italia – ha spiegato dal canto suo l’ambasciatore d’Italia negli Emirati Lorenzo Fanara – abbiamo insieme la formazione, l’alta università, ma abbiamo anche le imprese, Confindustria con il pieno sostegno del governo italiano e dell’ambasciata italiana. E’ un modo per proiettare al meglio la nostra immagine e le nostre potenzialità e competenze” all’estero.
La vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, ha voluto sottolineare nel suo intervento che “questa apertura è il segno importante della continuità e dell’attenzione che il nostro Paese dedica a un partner strategico come gli Emirati Arabi Uniti. L’anno scorso abbiamo avuto molte opportunità di promuovere il nostro know-how con Expo. Oggi l’opera di internazionalizzazione può contare su un altro elemento di forza a Dubai”. L’Italia ha registrato “sei miliardi di euro di export nel 2022 negli Emirati arabi e il trend è positivo e in crescita anche nel 2023”, ha aggiunto spiegando che “la forte presenza imprenditoriale italiana operante sul mercato è alla base delle eccellenti relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi. Il nuovo Hub sarà un ulteriore strumento per consolidarle e aumentarle promuovendo le nostre eccellenze”. A spiegare come è nata e come si è sviluppata l’idea dell’Hub, che ha visto la luce oggi, è stato Fabrizio Sammarco, AD Italiacamp e Board member Dubai Hub for Made in Italy: “La missione di Italiacamp si è evoluta nel tempo per poter dare risposta ai cambiamenti di mercato e società e adesso punta anche a promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati in espansione, nei quali il Made in Italy ha ancora grandi opportunità da cogliere”. “Affiancare le imprese italiane e sostenere le istituzioni universitarie nel cogliere queste opportunità significa creare valore e sviluppo per il Paese per stringere ancor di più le relazioni culturali, sociali ed economiche tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti”, ha sottolineato Sammarco.
Presente e cruciale anche l’elemento della formazione di alto livello. “Per la Luiss è una grande opportunità per costruire con Italiacamp un’iniziativa che possa consentirci di essere al centro di un Hub in cui le imprese italiane potranno portare stabilmente il Made in Italy e in cui noi potremo proporre dei percorsi formativi che punteranno soprattutto su fashion, turismo, sport e che protranno contribuire a internazionalizzare ancora di più le iniziative della nostra università”, ha detto il direttore generale Luiss, Giovanni Lo Storto. “L’inaugurazione dell’Hub per il Made in Italy è un ulteriore passo avanti nel rapporto privilegiato tra Italia ed Emirati Arabi Uniti che ha coinvolto anche Luiss, con il lancio di un Luiss Alumni Chapter a Dubai l’anno scorso, la partecipazione a Expo 2020 e il Memorandum of Understanding con l’Università di Dubai lo scorso dicembre”, ha ricordato Lo Storto.
L’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy offre servizi di sviluppo commerciale e si candida a essere una vetrina non solo per le imprese italiane, ma anche per le università e istituzioni formative che guardano al Golfo per estendere la propria offerta ed esportare competenze e know-how del Made in Italy. Inoltre, l’Hub for Made in Italy si trova al Dubai World Trade Center (DWTC), free zone dedicata al commercio internazionale e offre ai propri membri servizi di consulenza per il setup del business internazionale, attività di networking e business matching con uno spazio di 2.000 metri quadrati all’interno della Convention Tower. L’obiettivo è estendere il valore del saper fare italiano: della qualità di manifattura, moda e arredo, gastronomia, tradizione sportiva e delle competenze italiane nella meccanica e nell’ingegneria, che sono apprezzate in tutto il mondo. Ma l opportunità di crescita in questi mercati non riguardano solo il business: la diffusione delle competenze e del know-how del Made in Italy aprono un ponte in entrambi i sensi. Da un lato per sviluppare l’interscambio commerciale con l’Italia, dall’altro per consolidarsi negli Emirati, le imprese italiane hanno necessità di personale locale altamente specializzato.
Di Daniela Mogavero