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Italia-Francia, Tajani: Parigi in imbarazzo, ora devono scusarsi

| Redazione StudioNews |

Italia-Francia, Tajani: Parigi in imbarazzo, ora devono scusarsiRoma, 5 mag. (askanews) – “Un fulmine a ciel sereno, una raffica di insulti gratuita e volgare”, verso “un Paese amico, alleato, i cui vertici istituzionali sono in perfetta sintonia. Inaudito”. E “tutto a freddo”. In una intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani torna sullo scontro che si è aperto con Parigi dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno transalpino, Gerald Darmanin.

“Ha detto delle cose incredibili”, contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “contro il governo, persino contro l’Italia e gli italiani, andate a risentirlo, è davvero inaudito”. Tajani, peraltro, afferma di non spiegarsi le motivazioni di questo atteggiamento. “Non lo so, ha detto che siamo un governo di estrema destra, ha paragonato la Meloni alla Le Pen, tutto a freddo. Io dovevo andare a Parigi, per un vertice preparato da settimane, che si sarebbe concluso con una conferenza stampa congiunta con la ministra degli Esteri Catherine Colonna”. Non è la prima volta che Darmanin attacca l’Italia, “ma allora ci fu un fatto di cronaca, ci fu un comunicato che riguardava la nave dei migranti, qui non c’è alcun fatto che possa non dico giustificare ma quantomeno spiegare questo attacco. È un insulto gratuito – prosegue – e volgare ad un Paese amico, alleato, i cui vertici istituzionali sono in perfetta sintonia, per giunta nel primo anno di applicazione del Trattato del Quirinale. Vorrei vedere se Piantedosi avesse detto delle cose simili sulla Francia e sul suo governo, cosa sarebbe successo”.

La scorsa settimana Parigi ha schierato altri militari al confine e sostiene che l’Italia non trattiene sul suo territorio i migranti irregolari. “Ma cosa c’entra. In casi come questo ci si siede intorno ad un tavolo e si affronta insieme la questione – dice Tajani -. Mica si va in televisione ad offendere pesantemente un alleato, se ci sono dei problemi ci si parla”. Meloni è stata informata dell’annullamentod ella visita ufficiale in Francia. Tajani riferisce di averle spiegato che “la nota del ministero degli Esteri francese era insufficiente, che se non arrivavano le scuse occorreva annullare la visita. Mi ha chiamato due volte Catherine Colonna, per dirmi che era dispiaciuta, è stata molto cordiale”.

Ma “c’è un attacco a freddo, come un pugnalata alle spalle, da parte di un esponente di primo piano del governo della Francia. Non sono cose che si possono ignorare. Di sicuro però il resto dell’esecutivo di Macron non la pensa come Darmanin. Il comunicato non è sufficiente perché non ci sono le scuse, ma da parte francese si nota comunque sia il dispiacere che l’im- barazzo su quanto accaduto”. “È chiaro che nel governo francese non la pensano tutti come il loro ministro dell’Interno, è chiaro che ci è arrivato il loro dispiacere e anche il disappunto, ma occorre una smentita e condanna. Non c’è mai stato, né mai accadrà, che un italiano o un membro del governo italiano si rivolga in questo modo e con tanta aggressività verso un altro governo di un Paese alleato, o addirittura verso i suoi vertici istituzionali. Chiediamo quello che è naturale e legittimo. Siamo un grande Paese, democratico, fondatore dell’Unione europea, con millenni di storia. Pretendiamo rispetto, che è lo stesso rispetto che nutriamo nei confronti dei nostri alleati. Pre- tendiamo che vengano rispettate la nostra storia, il nostro prestigio, la nostra dignità. Un ministro straniero non può permettersi di fare quello che ha fatto questo signore, fra l’altro in questo caso si tratta di un esponente politico consideratomolto vicino al presidente della Francia, quindi fa un danno anche a Macron. Se uno offende in modo gratuito un’altra persona il minimo è chiedere scusa”.