Papa: dopo il Concilio di fronte a un restaurazionismo incredibile
Papa: dopo il Concilio di fronte a un restaurazionismo incredibileCittà del Vaticano, 9 mag. (askanews) – “Certamente so che il Concilio è ancora in via di applicazione. Ci vuole un secolo perché un Concilio sia assimilato, dicono. E so che le resistenze sono terribili. C’è un restaurazionismo incredibile. Quello che io chiamo ‘indietrismo’”. Papa Francesco è tornato a parlare delle resistenze all’interno della Chiesa cattolica verso le novità introdotte dal Concilio Vaticano II nel corso dell’intervista con alcuni membri della Compagnia di Gesù che si è svolta a Budapest nel corso del suo ultimo viaggio internazionale in Ungheria. Intervista pubblicata oggi da La Civiltà Cattolica.
Citando la Lettera agli Ebrei, Francesco ha spiegato la sua posizione. “‘Noi però non siamo di quelli che tornano indietro’. – ha detto citando il testo del Nuovo Testamento – Il flusso della storia e della grazia va da giù in su come la linfa di un albero che dà frutto. Ma senza questo flusso tu rimani una mummia. Andando indietro non si conserva la vita, mai”. “Si deve cambiare, come scrive nel ‘Commonitórium primum’, san Vincenzo di Lérins, quando afferma che anche il dogma della religione cristiana progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi col tempo, approfondendosi con l’età. – ha quindi spiegato il Papa – Ma questo è un cambio dal basso in alto. Il pericolo oggi è l’indietrismo, la reazione contro il moderno. È una malattia nostalgica”, ha quindi detto.
“Questo è il motivo per cui ho deciso che ora è obbligatorio ottenere la concessione di celebrare secondo il Messale romano del 1962 per tutti i nuovi preti appena consacrati. – ha aggiunto spiegando la sua decisione sulle messe in latino – Dopo tutte le consultazioni necessarie, l’ho deciso perché ho visto che quella misura pastorale ben fatta da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI veniva usata in modo ideologico, per tornare indietro. Bisognava fermare questo indietrismo, che non era nella visione pastorale dei miei predecessori”.