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Bagnoli, approvato primo stralcio rigenerazione urbana ‘Praru’

Bagnoli, approvato primo stralcio rigenerazione urbana ‘Praru’Napoli, 10 mag. (askanews) – Il commissario straordinario di governo, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ha concluso con un proprio decreto i lavori della Conferenza dei servizi indetta il 24 marzo scorso che approva le modifiche allo stralcio urbanistico del Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli-Coroglio ed il primo stralcio di rigenerazione urbana.

Grazie ad un’ampia sinergia e collaborazione istituzionale con i numerosi soggetti istituzionali coinvolti e con il contributo del Ministero della Cultura (in particolare della Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Campania e dello stesso Comune di Napoli, è stato possibile – nei tempi ristretti (30 giorni) che la legge prevede – conseguire rilevanti obiettivi strategici per l’area di Bagnoli, primo fra tutti, l’approvazione dello Stralcio di Rigenerazione Urbana costituito dal New Science Centre della Fondazione Idis e dal Polo Tecnologico dell’Ambiente. Con questa Conferenza dei Servizi oltre a dare seguito a quanto stabilito nelle sedute di Cabina di Regia degli scorsi mesi, si sono approvati – nei molteplici aspetti – i relativi progetti con una valenza di titolo abilitativo a costruire, segno inequivocabile di una volontà amministrativa volta a percorrere la massima concretezza non solo nelle attività di recupero ambientale, ma anche di sviluppo complessivo dell’area. In particolare il nuovo Science Centre, che si sviluppa su un’area di circa 23.000 mq su via Coroglio con un unico corpo di fabbrica di 3 livelli fuori terra (con un’altezza massima di circa 18 m), ospiterà aree per esposizioni temporanee e permanenti, spazi didattici, zona ristoro ed altro. La realizzazione del nuovo complesso è individuata nell’area, attualmente destinata a parcheggio, di proprietà di Invitalia e concluderà così una vicenda iniziata 10 anni fa con l’incendio doloso che aveva distrutto il museo (4 marzo 2013).

(segue)