Psicoterapeuta Slepoj: promuovere con letteratura cultura positiva esistenza
Psicoterapeuta Slepoj: promuovere con letteratura cultura positiva esistenzaRoma, 10 mag. (askanews) – “Dare valore ad opere e contenuti, all’interpretazione della lettura, che l’autore e lo scrittore dà, può contribuire a cambiare la mentalità, a creare un’esperienza, modificando alcune direzioni che noi diamo alla vita”. Lo ha detto la dott.ssa Vera Slepoj, psicoterapeuta, presentando stamane, a Roma, il premio Letterario “Il Libro della Vita”, fondato insieme al Professor Diego De Leo, fortemente voluto dalla De Leo Fund Onlus e dedicato a romanzi o saggi che promuovono contenuti che danno valore positivo alla vita e all’esistenza. “Un’occasione – ha spiegato Slepoj – per promuovere, attraverso la letteratura, una cultura positiva dell’esistenza contro la cultura violenta in atto”.
“L’idea del premio – ha sottolineato il Professor Diego De Leo, psichiatra e presidente De Leo Fund – nasce dalla speranza di proponimenti positivi per il futuro, di progetti che possono ispirare le persone, i giovani, le persone vulnerabili e le persone che hanno perso qualcuno. Insomma le persone che si trovano in difficoltà e che avrebbero bisogno di un nuovo progetto per la vita. Il premio “Il libro della vita” sta proprio a rappresentare questa importanza e questa necessità di aiutarci a crescere tutti”. La cerimonia di premiazione si terrà il 21 di ottobre presso il Castello del Catajo, ai piedi dei Colli Euganei. Al vincitore sarà consegnato un premio in denaro ed un’opera realizzata per l’occasione dal celebre maestro d’arte Giampaolo Babetto. A giudicare le opere letterarie saranno personalità ed eccellenze italiane legate al mondo della cultura come Mons. Vincenzo Paglia (Presidente onorario), Marina Valensise (Presidente della Giuria), Alessandra Kustermann, Catena Fiorello, Maria Pia Garavaglia, Roberto Pazzi, Ferdinando Iezzi, Don Renzo Pegorato, Claudio Cutuli, Lorena Bianchetti e Vincenzo Pepe.
E proprio Mons. Vincenzo Paglia è intervenuto alla presentazione di stamattina, soffermandosi sul concetto di libertà nella nostra esistenza: “La libertà è un valore che va unito al rispetto della dignità umana e alla responsabilità nei confronti degli altri. Di fronte alla tentazione di considerare solo la ‘mia’ libertà con l’assolutizzazione dell’interesse particolare, come Chiesa e come cristiani riaffermiamo l’importanza di una visione della libertà intesa nel prenderci cura delle persone, in particolare dei più deboli. Solo così costruiamo un mondo più fraterno e più giusto, senza dimenticare il rispetto dell’ambiente perché senza un pianeta su cui abitare, non ci sarà futuro e nemmeno libertà”. Ad ospitare oggi l’evento di annuncio del premio la sede del Teatro del Pepe, con il professor Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico: “Il premio “Il libro della vita” ci invita a riflettere sul senso della vita, che altro non è che la ricerca dell’armonia, perché solo quando stai bene e in armonia con l’ambiente che ti circonda, hai davvero trovato la felicità”.
“Ad essere premiato infatti – ha concluso Slepoj – sarà l’autore e l’opera capaci di contribuire a delineare i principi, i contenuti, le interpretazioni e le riflessioni sul significato della vita”.