Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

L’Einstein Telescope e “Danza cieca” al Festival delle Scienze a Roma

L’Einstein Telescope e “Danza cieca” al Festival delle Scienze a RomaRoma, 8 apr. (askanews) – Per la seconda giornata del XX Festival delle Scienze di Roma, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, mercoledì 9 aprile alle 11 in Sala Petrassi la conferenza-spettacolo per le scuole a cura di INFN “Quanto è quantistico il cosmo? Racconti in musica, parole e immagini, tra paradossi, realtà e futuri possibili”, un dialogo tra tre scienziati accompagnati da immagini, musica e letture, che guiderà il pubblico alla scoperta dell’universo alla luce della straordinaria rivoluzione della meccanica quantistica. Intervengono Marco Ciuchini, fisico teorico e membro della giunta esecutiva INFN, Paola Verrucchi, ricercatrice CNR-Istituto dei Sistemi Complessi, INFN e Università degli Studi di Firenze, Massimo Pietroni, professore dell’Università degli Studi di Parma e ricercatore INFN, l’attrice Bianca Mastromonaco, il violista Danilo Rossi e il pianista Stefano Bezziccheri.


Alle 21 in Sala Petrassi sempre a cura di INFN, in collaborazione con INAF, EGO e Einstein Telescope Italia, la conferenza-spettacolo “La voce nascosta dell’universo. Sulle tracce delle onde gravitazionali, tra scienza e futuro”, un viaggio tra spaziotempo, onde e rivelatori, fino al vero protagonista: Einstein Telescope, futuro rivelatore di onde gravitazionali che esplorerà eventi cosmici sempre più lontani nel tempo. Intervengono Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e della Fondazione ICSC, Alessandro Cardini, Direttore della Sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Federica Govoni, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari. Con gli artisti Fabrizio Bosso (tromba) e Seby Burgio (pianoforte). Alle 21 in Teatro Studio lo spettacolo “Danza cieca” con Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, il danzatore non vedente con cui il coreografo ha condiviso anni di ricerca e iniziazione al movimento. La performance esplora la natura del gioco quale dispositivo poetico e creativo che apre, e chiude, ogni tratto del movimento. La danza nasce dall’incontro dei due corpi, dove la dilatazione dei tempi, lo sguardo rivolto allo spazio tattile e l’essere adiacenti l’uno a l’altro danno vita ad un continuum di posture e avvicinamenti che trasformano il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. Musiche originali eseguite dal vivo di Spartaco Cortesi. Audiodescrizione poetica a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello prodotta da ORME Festival (CH).


“Corpi” è il tema di questa edizione speciale del Festival che festeggia i suoi venti anni: corpi umani – con i loro tratti, le loro forme e funzionalità, i loro mutamenti e adattamenti, in quanto risultato di una lunga evoluzione biologica e culturale – ma anche corpi animali e vegetali, corpi microscopici come virus e batteri, corpi celesti, lontani, magici e infiniti e, grazie al progresso tecnologico, corpi ibridi, come quelli con protesi o congegni impiantabili, e corpi meccanici, come quelli di robot e automi. Scienziati di fama internazionale, giornalisti e intellettuali, dibatteranno e rifletteranno sul tema di questa edizione con quell’approccio multidisciplinare e trasversale che caratterizza il Festival, attraverso cinque aree tematiche: Corpi Complessi, Corpi Originali, Corpi Responsabili, Corpi Plastici e Corpi Inquieti.


Più di 100 ospiti tra conferenze, laboratori, mostre, spettacoli ed eventi per famiglie. In programma incontri con Silvia Kuna Ballero, Silvia Bencivelli, Cristiana Collu, Francesca Marzia Esposito, Mirko Daniel Garasic, Papik Genovesi, Vera Gheno, Caterina Guzzanti, Chiara Lalli, Francesco Lancia, Daniel Lieberman, Vittorio Lingiardi, Alberto Mantovani, Giacomo Moro Mauretto, David Quammen, Sandra Savaglio, Virgilio Sieni, Walter Siti, Pablo Trincia, Licia Troisi, Nadeesha Uyangoda, Semir Zeki. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il Festival delle Scienze di Roma e’ promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con i partner scientifici , CMCC-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA-Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Bioparco di Roma, GARR-la rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, GSSI-Gran Sasso Science Institute, Humanitas University, Human Technopole, IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza, Planetario di Roma Capitale. Con la partecipazione di Explora-il Museo dei Bambini di Roma, Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale. Partner della manifestazione sono Amgen, Assobiotec-Federchimica. Partner culturali Fondazione Agnelli, Fondazione Zoé – Zambon Open Education, Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli e Università Cattolica del Sacro Cuore. Confermata la media partnership con Radio3 Scienza.


Sei le mostre e gli exhibit interattivi in programma al Festival. La mostra Obiettivo scienza a cura di CNR, La rivoluzione in un quanto a cura di INFN, la mostra Inaf sketchtour, dove la ricerca prende corpo a cura di INAF e con le tavole illustrate da Lapin, il noto “illustratore errante” francese, la mostra interattiva One health. Un pianeta, una salute ideata da Fondazione Zoé-Zambon Open Education e progettata da Pleiadi (aperta al pubblico fino al 21 aprile), il percorso Officina immunitaria. Come il sistema immunitario ci riconosce, difende e definisce, a cura di Humanitas University, e Anatomia virtuale: immergersi nel corpo umano a cura della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Accurate. Per gli eventi in città, Explora-il Museo dei Bambini di Roma organizza una visita didattica con laboratorio ad accesso gratuito con prenotazione obbligatoria (età 3-5 anni) “Io e il cibo” percorso in cui bambini e bambine viaggeranno alla scoperta del cibo. Radio3 Scienza torna in diretta dall’Auditorium con due puntate speciali (sabato 12 aprile dalle 15:00 alle 16:00, domenica 13 aprile dalle 10:45 alle 11:50), per raccontare i protagonisti del Festival. Conduce Marco Motta, regia di Marco Pompi, in redazione Francesca Buoninconti, Paolo Conte e Roberta Fulci. All’interno dell’Auditorium sarà allestito sabato 12 e domenica 13 aprile un corner podcast a cura di ASSIPOD.org-Associazione Italiana Podcasting, dove si terranno podcast live e presentazioni aperte al pubblico (sabato 12 aprile dalle 11 alle 13, e domenica 13 aprile dalle 15 alle 18 con interviste e performance live di podcast, sabato 12 aprile dalle 17 alle 19, assegnazione del Premio Passione scienza ai migliori podcast italiani di divulgazione scientifica). Il Festival delle Scienze di Roma è entrato venti anni fa nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, un luogo dedicato alla musica e a tutte le sue connessioni con l’arte, il teatro e la letteratura, diventando uno degli appuntamenti più importanti della cultura scientifica. Sotto la direzione di Codice Edizioni il Festival delle Scienze di Roma nel corso di questi anni ha ospitato alcune tra le voci più rilevanti della scienza e della contemporaneità come Noam Chomsky, Sylvia Earle, Jane Goodall, Margherita Hack, Ian McEwan, Rita Levi Montalcini, Giorgio Parisi, Patti Smith.

Arte, torna a Roma la campagna “Sto bene, grazie”

Arte, torna a Roma la campagna “Sto bene, grazie”Roma, 7 apr. (askanews) – La salute mentale non è più un tabù, ma la necessità di parlarne resta. Per questo, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Salute, torna a Roma la campagna “#STOBENEGRAZIE”, giunta alla terza edizione. L’iniziativa, che ha riscosso un grande successo soprattutto tra i giovani, si terrà dal 7 al 13 aprile 2025 in Piazza San Cosimato, nel cuore di Trastevere.


La campagna – realizzata con il contributo non condizionante di Angelini Pharma, patrocinata dalla ASL Roma 1 e ideata dall’agenzia di comunicazione You&Web, di cui è CEO Gian Luca Comandini e che poggia sull’esperienza di Massimo Nese, Art Director e Federico Biagioni, Team Manager – propone un’esperienza coinvolgente e unica: la “box nera”. Si tratta di un’installazione multisensoriale che permette ai visitatori di immergersi in un percorso simbolico ed emotivo che rappresenta le varie fasi del disagio psicologico, dall’oppressione alla speranza. Quattro stanze per quattro differenti momenti, pensate per entrare in contatto con gli stati d’animo più profondi e dolorosi dell’individuo, che rimangono spesso invisibili e impercettibili all’esterno. “Il tema della salute mentale deve essere supportato da una comunicazione di valore che stimoli una riflessione profonda. In particolare, occorre un’informazione costante sulle criticità di molte tecnologie digitali, destinate soprattutto ai più giovani, di creare dipendenze severe. Bisogna marcare un confine netto tra l’utilità delle tecnologie per l’essere umano ed i danni derivanti dal loro abuso” sottolinea Gian Luca Comandini, CEO di You&Web.


Salute mentale: una priorità per l’Italia I dati sono allarmanti: i disturbi mentali costano all’Italia oltre 20 miliardi di euro l’anno, con perdite stimate in oltre 63 miliardi tra riduzione della produttività, assenteismo e disoccupazione di lunga durata. Secondo il rapporto La salute mentale come motore della crescita socio-economica dell’Italia

Nel segno dei “Corpi”, al via l’8 aprile il Festival delle Scienze di Roma

Nel segno dei “Corpi”, al via l’8 aprile il Festival delle Scienze di RomaRoma, 7 apr. (askanews) – ‘Corpi’ è il tema dell’edizione speciale del Festival delle Scienze di Roma – in programma da martedì 8 a domenica 13 aprile all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – che festeggia i suoi venti anni: corpi umani – con i loro tratti, le loro forme e funzionalità, i loro mutamenti e adattamenti, in quanto risultato di una lunga evoluzione biologica e culturale – ma anche corpi animali e vegetali, corpi microscopici come virus e batteri, corpi celesti, lontani, magici e infiniti e, grazie al progresso tecnologico, corpi ibridi, come quelli con protesi o congegni impiantabili, e corpi meccanici, come quelli di robot e automi.


Scienziati di fama internazionale, giornalisti e intellettuali, dibatteranno e rifletteranno sul tema di questa edizione con quell’approccio multidisciplinare e trasversale che caratterizza il Festival, attraverso cinque aree tematiche: Corpi Complessi, Corpi Originali, Corpi Responsabili, Corpi Plastici e Corpi Inquieti. Più di 100 ospiti tra conferenze, laboratori, mostre, spettacoli ed eventi per famiglie. Tra gli ospiti attesi: Silvia Kuna Ballero, Silvia Bencivelli, Cristiana Collu, Francesca Marzia Esposito, Mirko Daniel Garasic, Papik Genovesi, Vera Gheno, Caterina Guzzanti, Chiara Lalli, Francesco Lancia, Daniel Lieberman, Vittorio Lingiardi, Alberto Mantovani, Giacomo Moro Mauretto, David Quammen, Sandra Savaglio, Virgilio Sieni, Walter Siti, Pablo Trincia, Licia Troisi, Nadeesha Uyangoda, Semir Zeki. Inaugura il Festival martedì 8 aprile alle 11 in Sala Petrassi, dopo i saluti istituzionali, l’immunologo Alberto Mantovani, Professore Emerito di Patologia Generale in Humanitas University, Direttore Scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca, nell’incontro dedicato alle scuole ‘Corpi: capirli e curarli’, con la giornalista scientifica Silvia Bencivelli, autrice di ‘Tre colpi di genio e una pessima idea. Ascesa e caduta di uno scienziato squinternato’ (Bollati Boringhieri), in un dialogo sulle frontiere della ricerca.


Dalle ore 14 alle ore 17 in Studio 2 “Il Corpo Tattile”, laboratorio rivolto a danzatori e a persone cieche e ipovedenti, a cura del coreografo Virgilio Sieni, che propone un programma di riflessioni e pratiche sui temi della tattilità e dello spazio inclusivo e si concentrerà sul tratto in cui il gesto nasce grazie a forme di ascolto dello spazio e dell’intorno, esplorando come ciò che ci comprende costituisca un piano di ricerca su cui soffermarsi. Alle 19 in Sala Petrassi il saggista e divulgatore scientifico statunitense David Quammen, autore del libro Il cuore selvaggio della natura (Adelphi), sarà protagonista dell’evento “Corpi nella natura”, nel quale discuterà dell’importanza di riconnettere l’uomo con gli altri corpi della natura e la salvaguardia della biodiversità del pianeta. Modera l’incontro Marco Cattaneo, direttore di “Le Scienze” e “National Geographic Italia”.


Diversi gli spettacoli in programma al Festival. Dopo ‘Danza cieca’, ‘Secondo lei’, primo spettacolo scritto e diretto da Caterina Guzzanti che dopo un anno di tour di successo in giro per i teatri italiani fa tappa a Roma con due serate, un delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia, con Federico Vigorito; il reading-spettacolo “Corpo, umano” con Vittorio Lingiardi, saggista, psichiatra e psicoanalista, che riporta con sensibilità al centro della scena gli organi che compongono il corpo – dal fegato al cervello, dagli occhi al cuore – con la voce della scienza e del mito, dell’arte e della letteratura. Voce recitante di Federica Fracassi; la lectio di Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione all’Università di Padova, ‘Tu chiamale se vuoi…’, una guida alla scoperta del nostro sentire profondo, un viaggio per scoprire quanto psyché, corpo, cuore e memorie siano profondamente connessi. Anche quest’anno non manca il contributo del Festival dedicato alla ricerca e alla formazione: pensato per i più piccoli, il ricco programma educational propone attività dedicate alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Nel fine settimana Francesca De Luca, terrà la pratica yoga ‘Onora il tuo tempio’, dedicata agli adulti, e una dedicata ai bambini durante la quale i bambini e i loro genitori verranno coinvolti in giochi alla scoperta del respiro, degli asana e della meditazione. Tra le attività organizzate per gli adulti ‘Astronomia & mindfulness: noi e l’Universo’ a cura di Davide Perna, INAF, un seminario di astronomia al quale si affianca una pratica di consapevolezza del corpo e del respiro.


Sei le mostre e gli exhibit interattivi in programma al Festival. La mostra “Obiettivo scienza” a cura di CNR, “La rivoluzione in un quanto” a cura di INFN, la mostra di tavole illustrate “INAF Sketchtour, dove la ricerca prende corpo” a cura di INAF, la mostra interattiva “One health. Un pianeta, una salute” ideata da Fondazione Zoé-Zambon Open Education e progettata da Pleiadi, il percorso “Officina immunitaria. Come il sistema immunitario ci riconosce, difende e definisce”, a cura di Humanitas University, e “Anatomia virtuale: immergersi nel corpo umano” a cura della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Accurate. Tre gli eventi di Planetario di Roma Capitale la conferenza-spettacolo sui buchi neri “Una ciambella col buco (nero). Storia delle fotografie del secolo” con Mariafelicia De Laurentis (INFN, Università di Napoli) e la conferenza-spettacolo “Tutta la verità su Il Problema dei tre corpi, stabilità, risonanze, caos” con Ettore Perozzi. Introduzione narrativa e programmazione del Planetario a cura degli astronomi Stefano Giovanardi, Gabriele Catanzaro, Gianluca Masi. Oltre agli incontri in Auditorium, ci saranno eventi, laboratori e conferenze organizzati in collaborazione con Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale e Explora-il Museo dei Bambini di Roma. Come per la scorsa edizione, ISPRA propone una passeggiata geologica, “Le pietre ornamentali della Basilica di San Paolo fuori le mura”, guidate da Marco Pantaloni e Fabiana Console. Radio3 Scienza torna in diretta dall’Auditorium con due puntate speciali (sabato 12 aprile dalle 15:00 alle 16:00; domenica 13 aprile dalle 10:45 alle 11:50), per raccontare i protagonisti del Festival. Conduce Marco Motta, regia di Marco Pompi, in redazione Francesca Buoninconti, Paolo Conte e Roberta Fulci. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il Festival delle Scienze di Roma è promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, realizzato con INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con i partner scientifici , CMCC-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA-Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Bioparco di Roma, GARR-la rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, GSSI-Gran Sasso Science Institute, Humanitas University, Human Technopole, IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza, Planetario di Roma Capitale. Con la partecipazione di Explora-il Museo dei Bambini di Roma, Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale. Partner della manifestazione sono Amgen, Assobiotec-Federchimica. Partner culturali Fondazione Agnelli, Fondazione Zoé-Zambon Open Education, Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli e Università Cattolica del Sacro Cuore. Confermata la media partnership con Radio3 Scienza. Il Festival delle Scienze di Roma è entrato 20 anni fa nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, un luogo dedicato alla musica e a tutte le sue connessioni con l’arte, il teatro e la letteratura, diventando uno degli appuntamenti più importanti della cultura scientifica. Sotto la direzione di Codice Edizioni il Festival delle Scienze di Roma nel corso di questi anni ha ospitato alcune tra le voci più rilevanti della scienza e della contemporaneità come Noam Chomsky, Sylvia Earle, Jane Goodall, Margherita Hack, Ian McEwan, Rita Levi Montalcini, Giorgio Parisi, Patti Smith.

”Essere Unesco”, workshop online ass. Beni Italiani Patrimonio Mondiale

”Essere Unesco”, workshop online ass. Beni Italiani Patrimonio MondialeRoma, 19 mar. (askanews) – “Essere UNESCO: conoscere e gestire il Patrimonio Mondiale e le designazioni UNESCO”: è questo il titolo del workshop online che si terrà domani, giovedì 20 marzo dalle ore 16 alle 17.30, organizzato dall’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale. L’incontro rappresenta il primo appuntamento online dedicato ai rappresentanti degli enti regionali, nazionali e locali che si occupano della protezione quotidiana dei beni Patrimonio Mondiale.


L’obiettivo dell’Associazione, che oggi riunisce più di 50 Enti responsabili della gestione dei Beni italiani iscritti nella World Heritage List, è promuovere un focus sui concetti fondamentali legati al Patrimonio Mondiale: dalla necessità di un dialogo tra la parte politica e il ruolo chiave svolto dai Site Manager, agli aspetti centrali e alle diverse declinazioni della governance. L’appuntamento si inserisce all’interno del progetto “Incontri e Territori. Designazioni UNESCO a confronto” che l’Associazione BIPM sta organizzando grazie ai finanziamenti della Legge 77/2006, sotto la guida del Coordinatore Scientifico e site manager del Centro Storico di Firenze, Carlo Francini, e con la preziosa collaborazione di referenti delle principali istituzioni che operano nell’ambito del Patrimonio Mondiale, tra cui la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ICCROM, IUCN, l’Ufficio regionale per la scienza e la cultura del l’UNESCO in Europa, ICOMOS e il Ministero della Cultura.


“Vogliamo promuovere un dialogo fra le Istituzioni per far crescere nel nostro Paese una nuova consapevolezza dei valori relativi al Patrimonio Mondiale. Essere insigniti del titolo di ‘Patrimonio Mondiale’ è un grande onore ma, al tempo stesso, costituisce una responsabilità che ricade sullo Stato e sulle amministrazioni locali che hanno necessità di fare rete e di trovare supporto dalle Istituzioni centrali per tutto ciò che attiene la manutenzione e la valorizzazione di questi luoghi”, afferma Alessio Pascucci, presidente di BIPM. L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale è una realtà nata nel 1997 che oggi riunisce più di 50 Enti responsabili della gestione dei Beni italiani iscritti nella World Heritage List. Il nostro Paese può vantare il primato assoluto con ben 60 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO: monumenti, centri storici, parchi archeologici e naturali, luoghi ai quali viene riconosciuto di essere uniche, eccezionali testimonianze del percorso dell’essere umano sulla Terra.


Per seguire l’incontro è necessario iscriversi inviando una mail agli indirizzi associazione@patrimoniomondiale.it e segretariato@patrimoniomondiale.it.

Ucraina, Not in my name: poster di Laika contro ReArm Europe

Ucraina, Not in my name: poster di Laika contro ReArm EuropeRoma, 14 mar. (askanews) – Stamane, alla vigilia della manifestazione a difesa dell’Europa, sono apparsi in diverse strade della Capitale centinaia di poster sparsi per tutta la città che denunciano il programma ReArm Europe, promosso da Ursula Von der Leyen e recentemente approvato dal Parlamento Europeo. Il blitz – si spiega in una nota – è opera della street artist Laika, che ha reinterpretato provocatoriamente la bandiera dell’Unione Europea, sostituendo le 12 stelle con 12 granate, un chiaro messaggio contro la crescente corsa agli armamenti.

Mostre, Imma Battista propone “Sorgenti, la donna nell’opera lirica”

Mostre, Imma Battista propone “Sorgenti, la donna nell’opera lirica”Roma, 11 mar. (askanews) – Fino al 18 marzo, alla personale dal titolo “Sorgenti. La donna nell’opera lirica”, presso la Galleria La Pigna di Roma sarà possibile ammirare i dipinti di Imma Battista, musicista, pianista, scrittrice e pittrice, una personalità poliedrica, amante della bellezza intesa come valore supremo di equilibrio, armonia e senso civico.


Protagoniste dei dipinti di Imma Battista sono le grandi donne, eroine delle opere liriche di Verdi, Puccini e Mozart, nella rappresentazione che coniuga pittura, musica e letteratura in una perfetta sintesi. I loro volti attraggono l’attenzione dello spettatore, quasi a voler uscire dalla dimensione del dipinto per ergersi a modello di forza, coraggio e volontà di azione. “Nei miei dipinti – racconta l’artista Imma Battista – non vi è estetismo, ma valori profondi di forza, coraggio, difesa dei propri sentimenti da trasmettere alle nuove generazioni. I volti delle protagoniste sono a me familiari e l’intensità del loro sguardo è al centro della mia opera. La donna è una sorgente, ricca di sentimenti, con un ruolo fondamentale nell’arte. Inoltre, mi preme sottolineare il contributo artistico e sociale dell’opera lirica, recentemente divenuta patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Realizzo i miei quadri anche con l’utilizzo di materiale applicato sulla tela scelto con cura e che serve a dare risalto e significato alla figura femminile. Spesso proviene da un riutilizzo, come nel dipinto raffigurante la Turandot, con stampe provenienti dalla Cina, tra cui guardando con attenzione si può scorgere uno spartito e anche un ritaglio con la firma di Puccini. Tutto è eseguito con estrema cura e amore per l’arte”.


Il rosso passionale ed emotivamente intenso è presente in quasi tutti i dipinti, pervade l’atmosfera coinvolgendo lo spettatore e facendo risaltare i volti della Turandot, nell’opera “La ragazza del Turan” o la cascata di camelie a simboleggiare l’amore di Violetta nella Traviata di Verdi, nel dipinto “Il pianto delle camelie” e ancora i motivi decorativi e un doppio filare di finti mattoni ci porta a riconoscere il volto di Giulietta, nel dipinto “Il balcone di Verona” i spirato all’opera di Bellini. “I volti delle protagoniste femminili escono dallo sfondo, quasi a volerci raggiungere, e gli elementi dorati applicati illuminano e caratterizzano l’immagine – spiega il professor Mario Dal Bello che ha introdotto la mostra – Questi dipinti rappresentano un viaggio nell’amore, vissuto nei suoi più variegati aspetti, intenso, passionale, ma anche disperato, assoluto, egocentrico fino a diventare cattivissimo come nel dipinto “Vissi d’arte”, ispirato alla Tosca di Puccini. Un viaggio che vive e possiamo percorrere attraverso gli sguardi delle protagoniste e il colore.”

Progetto “Ti ricordi”, ogni storia familiare può diventare un libro

Progetto “Ti ricordi”, ogni storia familiare può diventare un libroRoma, 8 mar. (askanews) – “Un giorno scriverò le mie memorie!”: a chi non è mai capitato, almeno una volta nella vita, di accarezzare l’idea di fissare la propria vicenda umana e riordinare il proprio vissuto nelle pagine di un libro? O magari di farlo per un proprio caro, dai genitori ai nonni agli amici, coloro che nel corso della nostra esistenza ci hanno affidato ricordi, magari di altre epoche e generazioni, affinché li custodissimo nella nostra memoria? È da questa constatazione che Margherita Bianchini, reggiana di nascita e romana di adozione, editor e autrice con un’esperienza di oltre 15 anni nel mondo dell’editoria, è partita per concepire il suo progetto editoriale: “Ti Ricordi. La vita in un libro” nasce nel 2024 – anche grazie a un bando per l’imprenditoria femminile della Regione Lazio – come servizio editoriale a 360 gradi per permettere alle persone, alle famiglie, ma anche alle imprese e alle comunità, di ricostruire la propria storia e preservarla, trasformandola in qualcosa di concreto e duraturo come un libro.


“Nello scorrere della vita e delle attività di ogni giorno è difficile fermarsi e concedersi il tempo per raccogliere il materiale della propria storia, per riordinare carte, memorie, documenti, fotografie: ancora più difficile è trasmettere questo lavoro di raccolta e riordino, trasformandolo in una storia. Le memorie sono affidate ad aneddoti, racconti sparsi, ritrovamenti casuali di oggetti; per le aziende è lo stesso, poiché a volte accade che gli archivi di azienda si disperdano durante i traslochi, che gli eventi si confondano”, spiega Margherita Bianchini. Per questo Bianchini ha messo insieme un team di professionisti che si occupano di tutto, a partire dall’individuazione delle idee alla base della narrazione, passando per interviste, selezione delle fotografie e dei documenti, ricerche e naturalmente la scrittura o l’editing e revisione di storie già scritte. L’ultimo passaggio è quello della composizione grafica, con la digitalizzazione delle immagini e la creazione della copertina, e la stampa nel numero di copie desiderate dal committente.


“In un presente sempre più dematerializzato, dove le nostre memorie, immagini, scritti sono affidati al digitale – continua Bianchini – l’oggetto libro conserva ancora un fascino che a prima vista potrebbe apparire anacronistico. Così non è: i lettori continuano ad apprezzare la ritualità ad esso legata, l’esperienza multisensoriale che esso attiva, e la condivisione. Il libro è l’unico mezzo che rende un contenuto sempre accessibile: non teme obsolescenza e non dipende da password e abbonamenti. Per questo credo che regalarsi, o regalare, il libro di un’esistenza, rivendicare l’irriducibile unicità di ogni vita, e allo stesso tempo la sua esemplarità, sia un dono di grande bellezza e un gesto di grande amore, per sé e per gli altri”.

Arte e scienza, da 8 marzo mostra NABA-CNR Montelibretti al Pav di Torino

Arte e scienza, da 8 marzo mostra NABA-CNR Montelibretti al Pav di TorinoRoma, 6 mar. (askanews) – L’arte e la scienza si incontrano per dare vita a scenari futuri inediti e stimolanti, in grado di ispirare nuove riflessioni sui comportamenti umani e le sfide ecologiche globali. Un ponte tra due mondi apparentemente distanti, ma che, insieme, possono offrire prospettive innovative e soluzioni creative, come già avvenuto in passato con dei progetti di NABA che hanno visto unite le arti visive, alle scienze naturali e alla biologia.


Da questa sinergia nasce la mostra collettiva Theatre of Proof. Explorations between arts and sciences, promossa da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e dal CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Montelibretti di Roma, ospitata dall’8 marzo al 27 aprile 2025 presso il PAV – Parco Arte Vivente di Torino, a conclusione del primo anno di questa collaborazione triennale, iniziata esattamente l’8 marzo 2024 e che, sicuramente, prevederà altri progetti futuri. La mostra è il frutto di un progetto di ricerca e studio che ha visto la collaborazione tra i due istituti ed è curata da Caterina Iaquinta, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali del Campus di Roma di NABA. L’esposizione si sviluppa attraverso un percorso coinvolgente, con quattro lavori collettivi realizzati dagli studenti dei corsi Displayed Archives, Analisi e progettazione degli spazi sonori, Visual Arts e Fotografia, insieme alle opere dei docenti che li hanno guidati: Peter Lang, Matteo Nasini, Cesare Pietroiusti e Gea Casolaro.


Gli studenti hanno avuto l’opportunità di dialogare con i ricercatori degli Istituti di Sistemi Biologici, Inquinamento Atmosferico, Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri, Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR. Questo scambio reciproco ha permesso di esplorare la messa in scena del dato scientifico, offrendone nuove chiavi di lettura e interpretazione. Il titolo della mostra si ispira alle teorie dell’antropologo Bruno Latour, che ha sottolineato l’importanza di un’alleanza tra arte e scienza nel contesto ecologico, dove il processo scientifico si trasforma in una vera e propria drammatizzazione.


Protagonisti del progetto sono stati gli studenti del Biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali e del Triennio in Pittura e Arti Visive del Campus di Roma di NABA, insieme agli Istituti di Sistemi Biologici, Inquinamento Atmosferico, Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri – Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR, per una sinergia che invita il pubblico a osservare la realtà attraverso una lente nuova e sorprendente.

L’8 marzo a Euroma2 presentazione del libro “Le radici del tempo”

L’8 marzo a Euroma2 presentazione del libro “Le radici del tempo”Roma, 4 mar. (askanews) – Eccezionalmente per la Festa della Donna il Caffè Letterario di Euroma2 verrà presentato sabato 8 marzo alle ore 18, invece del consueto venerdì, e porterà all’attenzione del pubblico il tema delle donne nella storia, con un romanzo di Lisa Paternoste, dal titolo “Le radici del tempo” (Terre Sommerse Editore). A moderare l’incontro sarà la giornalista e conduttrice tv RAI Federica de Denaro; il reading sarà a cura dell’attrice catanese, romana d’adozione, Ornella Giusto che ha recitato in numerose serie tv come “Il Paradiso delle Signore”, “Il Commissario Montalbano”, “Distretto di Polizia” ecc.. In chiusura dell’incontro interverrà anche l’autrice di “Io sono la Contessa” di Cinzia Giorgio, storica delle Donne, che ha scritto di recente un romanzo ispirato alla figura di Matilde di Canossa. Un’occasione per festeggiare insieme la donna, celebrando le figure femminili forti e potenti o, al contrario, poco ricordate dai libri di storia. Una zona talk per incontrare gli Autori e parlare di libri, conoscere da vicino i retroscena che hanno portato alla scrittura di un volume e confrontarsi sulle ultime novità editoriali, sempre attenti alle nuove proposte sullo scaffale.


“Le radici del tempo” di Lisa Paternoste è il secondo romanzo dell’autrice: vede protagoniste di prima linea le donne, che con la forza delle loro idee sono capaci di compiere grandi cambiamenti. Sono donne forti e coraggiose, quelle tratteggiate dalla scrittrice che si cimenta con un romanzo dall’ambientazione internazionale. Si passa agilmente dalla Medina di Granada di fine ‘400 alla città vecchia di Fès o ad una turbolenta Istanbul negli anni del secondo dopoguerra. Storie di coesione familiare e prove d’amicizia incredibili, sono contenute in questo libro ricco di umanità, tolleranza e fratellanza fra diverse culture. Filo conduttore dell’intera storia è la potenza della tradizione orale, che resiste allo scorrere del tempo e attraversa le generazioni. Una saga familiare che vedrà le protagoniste vivere continui colpi di scena in una corsa per arrivare in fondo alla verità. Lisa Paternoste nasce a Conegliano (TV) nel 1978, ma è cresciuta a Roma dove tutt’ora vive. Dopo essersi laureata in Relazioni Internazionali, inizia a lavorare nel ramo del Real Estate per alcune multinazionali che la portano a viaggiare in giro per il mondo ed instaurare rapporti con culture diverse e molteplici nazionalità. La passione per i viaggi e la fotografia di reportage ispirano la sua scrittura, colorando di un vissuto quotidiano luoghi e aneddoti descritti nelle sue pagine. A fine 2021 pubblica con Terre Sommerse il suo romanzo d’esordio, Acquamarina, e dopo poco più di un anno termina il suo secondo lavoro di ampio respiro Le radici del Tempo rinnovando la collaborazione con la casa editrice romana.


Federica de Denaro è una giornalista e conduttrice televisiva. Dopo l’esordio nel programma Moby Dick di Michele Santoro è passata a La vita in Diretta su Rai1, dove per dieci anni ha coperto come inviata i più importanti eventi di cronaca e di costume. Appassionata da sempre di gastronomia è riuscita a trasformare la sua passione in lavoro. Dal 2010 segue da vicino il mondo della cucina su Rai1, con la rubrica di ricette alla portata di tutti. Grazie al successo del suo primo libro, “La mia cucina in diretta”, pubblicato con Rai Eri nel 2012, è stata finalista nella categoria Best Tv Celebrity del Gourmand World Cookbook Awards. Allarga poi gli orizzonti con il viaggio itinerante condotto, sempre su Rai1, tra gli chef stellati della scena nazionale. Del 2015 è il suo secondo libro, “Ricette d’Autore”, l’eccellenza italiana raccontata appunto attraverso storie personali e creazioni di alcune delle firme culinarie più affermate al mondo. Per il programma di Rai1 Linea Verde ha girato in lungo e in largo il Paese per far conoscere la meraviglia della nuova cucina urbana.


Cinzia Giorgio è dottoressa di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza salotti letterari, è direttrice editoriale del periodico «Pink Magazine Italia» e insegna Storia delle donne all’Uni.Spe.D. di Roma. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Con la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia, Storia pettegola d’Italia, È facile vivere bene a Roma se sai cosa fare, Amori reali e i romanzi: La collezionista di libri proibiti, La piccola libreria di Venezia, La piccola bottega di Parigi, I migliori anni, Cinque sorelle, Cassandra e Io sono la Contessa.

Concerto-presentazione dell’album “Along Time” di Stefano Mainetti

Concerto-presentazione dell’album “Along Time” di Stefano MainettiRoma, 28 feb. (askanews) – Ai “Forum Studios” amici, musicisti, attori e registi applaudono i brani dell’antologia delle colonne sonore che il compositore Stefano Mainetti ha trascritto dedicandoli al violoncello di Luca Pincini e al pianoforte di Gilda Buttà.


I “Forum Studios”, la grande struttura di registrazione discografica delle colonne sonore da Oscar, nel cuore del quartiere Parioli di Roma, hanno ospitato la presentazione di “Along Time” – album pubblicato da Da Vinci Classics, l’etichetta discografica diretta dal musicologo Edmondo Filippini – presente anche su tutte le principali piattaforme digitali. Presenti, tra gli altri, Pino Insegno, il regista Gabriele Mainetti, il musicologo Massimo Privitera, il fratello del compositore, l’imprenditore Valter Mainetti e la moglie Paola, le imprenditrici Sabrina Florio e Elisabetta Maggini e il neurochirurgo Giulio Maira. “Ho scelto questo luogo – ha esordito Stefano Mainetti – perché lo spazio del nostro lavoro, con il grande schermo sullo sfondo e cavi sparsi ovunque, mi è sembrato l’ambiente più adatto per offrire alcuni brani della raccolta delle partiture per il cinema, il teatro e la televisione che ho trascritto per violoncello e pianoforte proprio per Luca Pincini e Gilda Buttà, due artisti ai quali mi lega una lunghissima frequentazione umana ed artistica, che ha permesso alle mie visioni compositive di incontrare l’intensità esecutiva dei due artist”.


Il breve spettacolo-presentazione (sponsor della serata Condotte 1880 e Casale del Giglio) è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico che occupava l’area dello studio destinata all’orchestra. Si è creata una forte partecipazione che ha permesso di cogliere nei brani ascoltati il dialogo profondo tra autore e interpreti, oltrepassando il solo aspetto artistico ed emozionando gli spettatori.”Questa antologia – spiega Stefano Mainetti – racconta soprattutto l’incontro di tre anime la cui sensibilità artistica e umana si è intrecciata nel corso del tempo e ha resistito al suo trascorrere, come allude il titolo dell’album”. Luca Pincini e Gilda Buttà vantano carriere eclettiche, con collaborazioni e registrazioni che spaziano dal grande schermo al teatro fino alla trentennale unione professionale con Ennio Morricone. Mainetti, dagli anni Ottanta a oggi, ha composto oltre cento colonne sonore, ma ha anche cercato percorsi innovativi, come la musica aumentata di “Rendering Revolution”, e tradizionali, come la musica sacra dell’album dedicato alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II a cui hanno partecipato Andrea Bocelli e Placido Domingo.


Fra le musiche eseguite nel corso della serata si sono susseguiti “The Testament” tratto da “The Word of Promise”, audiodramma statunitense sulla Bibbia con le voci, tra le altre, di quattro Premi Oscar; parte della colonna sonora della serie televisiva di Rai Uno “Orgoglio”, che è valsa a Mainetti il premio Cine Music del Ravello Festival; “Tango per Maria”, scritto nel 2004 per la nascita della figlia, brano che esula dal mondo della musica per immagini, magistrale esempio di musica melodica che ha suscitato un caloroso applauso. “Along Time – ha precisato Stefano Mainetti – è soprattutto un omaggio al mondo onirico e melodico che le nuove forme musicali non devono farci dimenticare. Il passato che non muore è quello che si reinventa con la contemporaneità. Così nella mia nuova antologia, con linguaggi diversi, tutto vuole avere un impatto melodico”. Alla fine del mini-concerto, Mainetti ha colto l’occasione per lanciare un allarme e annunciare la mobilitazione della ACMF, Associazione Compositori Musica per Film, per evitare l’abuso dell’Intelligenza Artificiale nella composizione, che rischia di annullare l’originalità e il valore irrinunciabile della dimensione ”artigianale” della professione.