Vino, fine contenzioso tra Cons. Valpolicella e Famiglie storiche
Vino, fine contenzioso tra Cons. Valpolicella e Famiglie storicheMilano, 18 mag. (askanews) – Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e la società Famiglie Storiche hanno annunciato di “avere definito ogni contenzioso tra loro pendente, avente ad oggetto l’utilizzo della Docg ‘Amarone della Valpolicella’”.
In una nota il Consorzio e le Famiglie spiegano di condividere l’obiettivo “di agire, ciascuno per quanto di propria competenza, per lo sviluppo della Docg Amarone della Valpolicella e delle altre denominazioni della Valpolicella, favorendo un clima di equa competizione tra produttori, rispetto reciproco, collaborazione e dialogo”. Inoltre, “rribadiscono l’importanza della difesa della Docg Amarone della Valpolicella e delle altre denominazioni del territorio e della loro promozione in Italia e all’estero, “con l’obiettivo di favorire la loro conoscenza e di consolidarne il successo, nell’interesse di tutta la collettività”. Il comunicato congiunto, firmato dal presidente del Consorzio (nato nel 1924 e che rappresenta oltre l’80% delle aziende) , Christian Marchesini, e da quello delle Famiglie, Pierangelo Tommasi. Quest’ultima è nata nel 2009 e conta tredici soci: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.
In estrema sintesi, la rottura tra Consorzio e Famiglie avvenne dopo una scontro relativo al ruolo giocato nel Consorzio dalle Cantine cooperative e per la volontà di estendere i vigneti generando una sovrapproduzione di Amarone. Ne è nata una lunga “guerra” legale di cui oggi viene sancita la fine. Il business dell’Amarone si aggira intorno ai 350 milioni di euro.