Musumeci: le Autorità di bacino sono deficitarie, esistono troppi vincoli per i fondi
Musumeci: le Autorità di bacino sono deficitarie, esistono troppi vincoli per i fondiRoma, 22 mag. (askanews) – “Le difficoltà di spesa non sono solo nelle Regioni. Gli stessi enti locali spesso non hanno sufficienti strutture tecniche e amministrative per mettere a terra i fondi” contro il dissesto idrogeologico: “È un limite culturale e politico. Dobbiamo lavorare di intesa con le Regioni e, ritengo, pensare ad una struttura agile, snella, presso la presidenza del Consiglio: il modello” Italia Sicura, la struttura del governo Renzi, “aveva alcuni aspetti positivi che pensiamo di recuperare nel ddl contro le calamità cui stiamo lavorando. Per farlo dobbiamo rivedere anche la normativa sulle autorizzazioni ambientali e, proporrei, le competenze delle Autorità di bacino”. Così in una intervista a Il Messaggero il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.
Le Regioni, spiega, devono operare ma “all’interno di una strategia nazionale che è mancata. Lo Stato deve limitarsi al ruolo di arbitro. Ma se c’è una rissa in campo deve intervenire. Avocando a Roma una competenza che appartiene all’articolazione periferica. Lo Stato deve fare lo Stato. Se si omette un intervento su un’asta fluviale che può determinare distruzione e morte, Roma non può girarsi dall’altra parte”. Sulla ricostruzione “stiamo lavorando in questi giorni a uno strumento per velocizzare le gare e dunque la costruzione delle opere”, conclude Musumeci, per il quale anche nell’ambientalismo “bisogna distinguere. C’è un ambientalismo costruttivo, pragmatico, utile. Poi ci sono gli ambientalisti ‘cocomero’. Verdi fuori, rossi dentro. Chi crede che per arginare i fiumi basti la terra è portavoce di una cultura integralista ahimè oggi sempre più dominante. Non si può più tollerare che un comitato di cinque persone basti per fermare una cassa di laminazione o una diga”.