Alluvione, Bonaccini: commissario? Uno che conosca il territorio
Alluvione, Bonaccini: commissario? Uno che conosca il territorioBologna, 24 mag. (askanews) – Come commissario straordinario per l’alluvione in Emilia-Romagna e nelle Marche “serve una figura che conosca bene il territorio. Del destino di Bonaccini mi interessa poco, invece mi interessa invece il destino delle popolazioni che sono qui, colpite”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento con SkyTg24
“Lascio a Jacopo Morrone (della Lega, ndr.) le polemiche e la speculazione politica – ha specificato Bonaccini -. Non mi occupo di quelle, io mi occupo di stare vicino alle popolazioni colpite. Zaia ieri diceva che solitamente sono i presidenti di Regione che si occupano direttamente dalla fase di ricostruzione. Io sono in carica fino al 31 dicembre come commissario straordinario per la ricostruzione del sisma. Ricordo le polemiche di allora. Lo scorso anno, per il decennale, Mattarella parlava di ricostruzione più o meno esemplare”. Del resto “quali altri precedenti ci sono in questo Paese di ricostruzione dopo un disastro come quello di undici anni fa vedono oggi ricostruito praticamente tutto, in una zona di terra che poteva avere la desertificazione sia abitativa che produttiva? Oggi – ha aggiunto – ci sono più imprese e più posti di lavoro di quelli che c’erano prima. Perché abbiamo fatto e stiamo ancora facendo un lavoro corale insieme ai sindaci di ogni colore politico, insieme alle forze sociali, ai sindacati, alle associazioni di impresa e a tutto il volontariato”. Come commissario “serve una figura che conosca bene il territorio – ha specificato il governatore -. Del destino di Bonaccini mi interessa poco, invece mi interessa invece il destino delle popolazioni che sono qui, colpite. E soprattutto che noi si metta in campo una ricostruzione che tenga conto di quello che stiamo passando: non solo cambiamento del clima, ma anche riscaldamento globale”.