Al Mef concluso l’accordo fra Ita e Lufthansa
Al Mef concluso l’accordo fra Ita e LufthansaRoma, 25 mag. (askanews) – Lufthansa e Ita hanno concluso l’accordo per la cessiona alla compagnia tedesca di una quota di minoranza della compagna italiana. Lo annuncia un comunicato.
L’accordo è stato firmato dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e dal Ceo di Lufthansa, Carsten Spohr che si sono ncontrati oggi nelle sede del Mef. La conclusione dell’accordo tra le parti, spiega il comunicato, avviene dopo aver già condiviso un piano industriale della compagnia che prevede una crescita di ricavi di 2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti nel 2027.
Presente all’incontro anche il presidente di Ita, Antonino Turicchi. Dopo la firma, l’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea.
La strategia di sviluppo di Ita Airways continuerà a essere condivisa tra i due azionisti, Mef e Lufthansa. Lo sviluppo di Ita Airways, previsto nel piano industriale condiviso da Mef e Lufthansa e che ha portato alla firma dell’accordo, prevede la crescita e il rinnovo della flotta, che a fine 2027 conterà su 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale.
L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del Piano. La strategia di ITA Airways, spiega il comunicato sull’accordo, è di affermarsi come protagonista tra i full service carrier nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con un’attenzione particolare al traffico di lungo raggio. “Ci abbiamo lavorato tanto, siamo convinti e quindi siamo soddisfatti. Poi se sono rose fioriranno”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando l’intesa con Lufthansa su Ita a margine di un convegno della Corte dei Conti.
“Inizialmente la quota è del 41%” ha precisato riferendosi alla partecipazione del vettore tedesco.
“Oggi si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale, con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo” ha affermato Giorgetti. “Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti – ha aggiunto – che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia”.