Piano Weber su Europee agita la Lega: ora incontri a 360 gradi
Piano Weber su Europee agita la Lega: ora incontri a 360 gradiMilano, 29 mag. (askanews) – Il confronto sulla collocazione europea è ancora in alto mare, l’approdo lontano. Ma al termine del Consiglio Federale, appare chiara la volontà della Lega di uscire dal cul de sac dove – paradossalmente – è finita a seguito del suo miglior risultato elettorale di sempre, quel 34% che nel 2019 regalò al Carroccio 28 seggi a Strasburgo. Una necessità ancora più impellente alla luce del progetto di Manfred Weber per portare i Conservatori, e quindi Fratelli d’Italia, ad allearsi col Ppe.
L’obiettivo è “essere determinanti”, si legge nella nota diffusa dalla Lega, l’auspicio quello di costruire “un centrodestra alternativo alla sinistra, come in Italia e alle amministrative in Spagna”. Ovvero popolari e sovranisti. E spezzare così “l’asse tra Ppe e Socialisti” su cui la Lega “conferma il giudizio negativo”. Una formula che mette tutti d’accordo nel Carroccio: chi vorrebbe entrare nel Ppe ma anche i fautori del gruppo sovranista Identità e Democrazia, diventato però l’ostacolo per spendere in maniera politicamente proficua i voti. Così come tutti sono d’accordo sul contrasto alle “politiche ideologiche contro lavoro, sviluppo, auto, casa, famiglia e made in Italy”. Il punto è come. Un anno abbondante se ne è andato nel tentativo di una missione impossibile, costruire un nuovo gruppo di destra che unisse la maggior parte dei partiti attualmente divisi tra ID e i Conservatori, e dunque mettendo insieme la Le Pen con i polacchi di Morawiecki, la Lega con FdI. Tentativo naufragato. Ora il Federale dà mandato a Salvini di condurre “incontri a 360 gradi”, e dunque anche guardando al Ppe.
Ipotesi di cui si è accennato anche nell’incontro con Silvio Berlusconi ad Arcore: visita “più umana che politica”, si spiega, ma in cui l’ex premier avrebbe rinnovato l’invito a Salvini a entrare nel Ppe, col segretario leghista che stavolta non avrebbe troncato nettamente il discorso. Del resto, l’ipotesi di un accordo tra Popolari e Conservatori rischia ancora di lasciare ai margini una Lega ancora nell’abbraccio mortale di Afd e Le Pen.