Il senatore Lombardo: “Il mio intervento lo ha scritto ChatGPT”
Il senatore Lombardo: “Il mio intervento lo ha scritto ChatGPT”Roma, 31 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale arriva in Parlamento. E lo fa attraverso l’intervento del senatore di Azione Marco Lombardo, 42 anni, docente universitario calabrese, che oggi in Aula al Senato ha preso la parola per la discussione generale sulla ratifica dell’accordo tra Italia e Svizzera sui lavoratori transfrontalieri.
Verso la fine del suo discorso Lombardo ha rivelato ai colleghi che stava avvenendo “un evento storico di questa attività parlamentare. L’intervento che avete appena ascoltato non è mio. A dire il vero non è il prodotto nemmeno dell’intelligenza umana; è il prodotto di un algoritmo di intelligenza artificiale Chat GPT-4 ed è stato validato in collaborazione con una società di engineering che si occupa di intelligenza artificiale e di transizione digitale”. Per Lombardo si è trattato di “una provocazione per aprire un dibattito pubblico serio in Italia, al di là delle mode del momento, per analizzare le implicazioni etiche, economiche e sociali dell’utilizzo degli algoritmi di intelligenza artificiale. La crescita dell’intelligenza artificiale è impressionante – ha osservato – e può comportare grandi opportunità in settore economici strategici e nel progresso scientifico, ma può comportare anche rischi, in caso di utilizzo improprio e manipolativo nella diffusione di informazioni errate o nell’alterazione dei processi decisionali”.
Sui social il partito di Lombardo, Azione, ha dato risalto alla notizia ripetenendo l’operazione: “il discorso del Senatore Lombardo è stato scritto dall’IA e nessuno di noi sarebbe stato in grado di distinguerlo da un testo prodotto dall’intelligenza umana. E sì, anche questo testo è stato scritto dall’intelligenza artificiale. È ora di aprire un dibattito serio per esaminarne potenzialità ed eventuali rischi”. Il leader Carlo Calenda ha commentato: “Ho letto il testo. Impeccabile. Non mi è ancora chiaro se siamo davanti ad un progresso o ad un regresso. È una cosa su cui riflettere molto anche alla luce dell’appello di ieri degli scienziati americani. Bravo Marco Lombardo a sollevare in modo così concreto la questione”.