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All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno

All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno


All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno



All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno




























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Roma, 6 giu. (askanews) – Si sono tenute il 2 giugno negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, il più antico dell’intera rete degli Istituti all’estero che quest’anno festeggia i cento anni di apertura al pubblico, le tradizionali celebrazioni per la Festa della Repubblica, organizzate dall’Ambasciata d’Italia col sostegno di numerosi sponsor.

Una duplice ricorrenza, quella del 2023, su cui ha posto l’accento l’ambasciatore Mauro Marsili nel salutare i quasi mille ospiti presenti, tra cui membri del corpo diplomatico, accademici, politici, giornalisti, imprenditori, rappresentanti della comunità scientifica e delle principali istituzioni culturali nazionali. Il ricevimento è stato aperto dalla banda militare del Castello di Praga che ha eseguito gli inni nazionali italiano e ceco, mentre i saluti del governo sono stati portati dal Vice Ministro degli Affari Esteri Jan Marian, si legge sul sito di Italiana, il portale del Maeci per la rete diplomatica italiana e le sue attività.

Nel quadro delle celebrazioni l’ambasciatore Marsili ha ricordato la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo del 2030 e sono stati proiettati diversi video promozionali su Roma EXPO 2030 e sul Made in Italy. In esclusiva per gli ospiti è stata inoltre allestita nella Cappella barocca dell’Istituto la mostra “Macchine di pace”, che aprirà ufficialmente al pubblico lunedì 5 giugno.

Si tratta di una serie di grandi teli fotografici e di una videoinstallazione che illustrano un tesoro della cultura italiana iscritto dal 2003 nella lista UNESCO del patrimonio immateriale dell’umanità: il tradizionale uso di scenografiche macchine votive portate a spalla in quattro feste sacre (la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri a Sassari e la Festa di Santa Rosa a Viterbo). Alle immagini di queste “macchine di pace” si accompagna un particolare pezzo d’esposizione: la cosiddetta testa-scultura dell’artista Giuseppe Fata, dedicata al delicato tema della Pace nei luoghi di guerra.

Il progetto, a cura di Patrizia Nardi, è promosso dall’Associazione “Rete delle grandi macchine a spalla italiane”, in collaborazione con l’Istituto Centrale del patrimonio Immateriale e con l’Istituto italiano di Cultura di Praga; è sostenuto da Diocesi, Arcidiocesi e Rotary Club delle città aderenti all’iniziativa, ed è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Ambasciata d’Italia a Praga e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.