Belvedere di Palazzo Lombardia sarà intitolato a Berlusconi
Belvedere di Palazzo Lombardia sarà intitolato a BerlusconiMilano, 19 giu. (askanews) – Il belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale lombarda, porterà il nome di Silvio Berlusconi. Lo ha deliberato l’esecutivo regionale. “Una decisione unanime – ha commentato il presidente della Regione, Attilio Fontana – per ricordare, con un segno indelebile, l’uomo, il rappresentante istituzionale e l’imprenditore che ha sempre avuto nella Lombardia il suo punto di riferimento principale”. La decisione è stata condivisa con la famiglia e nei prossimi giorni verranno individuate le modalità per concretizzare l’iniziativa.
“L’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia al Presidente Silvio Berlusconi è stata la scelta migliore per onorare il suo straordinario contributo alla vita economica, politica, sportiva e televisiva di questo Paese” hanno commentato in una nota i rappresentanti di Forza Italia in giunta e il gruppo regionale del partito in Consiglio. “Il Belvedere è un luogo unico che offre una vista mozzafiato sulla città, e che domina tutto il territorio lombardo che il Presidente ha sempre portato con grande affetto nel cuore. Un simbolo di ascesa, un modo per ricordare la visione che Silvio Berlusconi ha sempre avuto: l’andare oltre, il superare i confini. Ringraziamo quindi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per la sensibilità che ha mostrato. È stata la scelta giusta. Buon viaggio Presidente, buon viaggio Silvio” hanno continuato gli esponenti di Fi.
La decisione, ha commentato Paola Pollini (M5s), “non può trovarci d’accordo. Una decisione presa d’imperio dalla maggioranza neanche all’unanimità, dal momento che nemmeno gli Assessori di Fratelli d’Italia erano presenti al momento del voto in giunta. Una scelta che divide e continuerà a dividere, mentre le istituzioni e i loro luoghi dovrebbero unire. Come M5S preferiremmo che la memoria di questo Paese si cementasse intorno a figure, che hanno saputo attribuire al proprio ruolo di servitori dello Stato valori decisamente più alti”.