Consiglio regionale Lombardia approva Prss, autonomia tra obiettivi
Consiglio regionale Lombardia approva Prss, autonomia tra obiettiviMilano, 20 giu. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato questa sera a maggioranza (43 voti a favore, 25 i contrari) il Prss, cioè il piano regionale per lo sviluppo sostenibile, documento programmatico che recepisce il programma elettorale con quale il presidente Attilio Fontana è stato confermato alle regionali del 12 e 13 febbraio. “Non abbiamo voluto proporre un libro dei sogni, ma piuttosto abbiamo cercato insieme al fondamentale tessuto sociale lombardo di individuare l’identità della Lombardia che vorremmo tra cinque anni e le fondamenta della Lombardia del 2030, e poi del 2050” ha detto Fontana in aula presentando il documento.
Il presidente ha sottolineato la necessità di uno sviluppo basato sulla sostenibilità, intesa come “sociale, ambientale ed economica” al tempo stesso. Tra i punti qualificanti c’è il tema dell’autonomia differenziata: “Vedo nell’ottenimento di maggiori forme e condizioni di autonomia una delle leve fondamentali per il pieno sviluppo della Regione. Come ho detto più volte, l’autonomia non è per me una sterile rivendicazione di poteri, quanto piuttosto una piena assunzione di responsabilità” ha ribadito, “lungi dall’esser un elemento divisivo dell’unità nazionale” ma strumento per “fare emergere le capacità dei governi regionali di valorizzare le proprie caratteristiche”. “I dati e i numeri del Prss ci dicono che è possibile trasformare i progetti di sviluppo in concretezza” ha osservato il capogruppo di Fdi, Christian Garavaglia, mentre per il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, il documento “è una clamorosa occasione persa che certifica l’immobilismo della giunta Fontana. Sono infatti passati quattro mesi dalle elezioni e non sono ancora stati affrontati i nodi essenziali riguardanti proprio lo sviluppo e la sostenibilità nella nostra regione”. Per il capogruppo del M5s, Nicola Di Marco, è “surreale che in trecento pagine di documento, di fronte alle crisi economica, ambientale, abitativa e dei servizi sanitari regionali, il centrodestra non sia riuscito a inserire nemmeno dieci obiettivi concreti”.
No anche da Onorio Rosati, di Avs, secondo il quale il piano è in “sostanziale continuità con le scelte fatte in questi anni in Lombardia”. Michela Palestra (Patto Civico) ha espresso “delusione” per “un programma generico che delega all’iniziativa dei privati materie strategiche come la sanità e i trasporti”. Lisa Noja (Azione-Italia Viva) si è soffermata in dettaglio su alcuni emendamenti da lei presentati in merito all’accessibilità delle strutture sanitarie e scolastiche alle persone disabili e all’inserimento lavorativo delle medesime. Jacopo Dozio (Lombardia Ideale) ha posto l’accento sul concetto di “sostenibilità sostenibile”, che fa riferimento alla persona come fulcro centrale di tutte le politiche. “Si tratta – ha detto – di una sostenibilità non ideologica, ma attenta ai bisogni della popolazione e delle imprese”.