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Dalla Carta di Napoli parte una nuova narrazione del Sud

Dalla Carta di Napoli parte una nuova narrazione del SudRoma, 21 giu. (askanews) – Cambiare la narrazione del Sud e del suo ruolo nel Mediterraneo; programmare e pianificare nel medio e lungo periodo; non fermarsi alle idee ma elaborare proposte concrete e misurabili; guardare a una piattaforma energetica e logistica; porre al centro il tema della formazione del capitale umano come leva strategica sulla via della pace e dello sviluppo; mettere insieme capitale umano, immateriale e sociale; ridimensionare le differenze tra le diverse aree dell’Unione europea.

Sono alcuni dei punti salienti della Carta di Napoli, documento presentato oggi al Mic frutto dell’intenso lavoro di analisi ed elaborazione seguito alla prima edizione del Feuromed-Festival Euromediterraneo dell’Economia (che tornerà a Napoli con la seconda edizione ad aprile 2024) che con i suoi allegati tecnici e le sue proposte operative vuole capovolgere la narrazione tradizionale del Sud, non più periferia ma centro del nuovo asse strategico di sviluppo Sud-Nord del mondo. Alla presentazione sono intervenuti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il direttore del Quotidiano del Sud e del Festival Feuromed Roberto Napoletano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente dell’Advisory Board di Feuromed Patrizio Bianchi.

“Cambiare la narrazione – ha detto il direttore di Feuromed Roberto Napoletano – vuol dire documentare la realtà, l’eccellenza delle Pmi in settori come l’aerospazio, la difesa, il valore delle startup, il primato dell’agricoltura. Non è tempo di dibattiti, ma di proposte concrete”. Proposte contenute in parte già nella Carta di Napoli a cui se ne aggiungeranno altre frutto della Summer School organizzata da Feuromed a Pollica (Salerno) dal 6 al 9 luglio con l’obiettivo di creare una vera e propria “community Feuromed” che parta dal cuore del Mediterraneo e si diffonda in Italia connettendo gli atenei e coinvolgendo giovani talenti.

Un laboratorio permanente che a luglio coinvolgerà giovani under 30 (studenti, ricercatori, manager delle imprese partner) impegnati ad approfondire gli spunti emersi dalla prima edizione del Festival, focalizzando l’attenzione su quattro tematiche: creare nuove diplomazie (culturale, scientifica, energetica); navigare la complessità della rete e delle reti; sostenere lo sviluppo delle industrie essenziali del mare e della terra; favorire la crescita di una nuova manifattura. “Per troppi anni – ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – si è pensato che il Sud fosse un problema per l’Europa e abbiamo sofferto di questa narrazione che però sta cambiando. Il Sud come luogo di dialogo tra Europa e Mediterraneo allargato è un momento significativo che può dare grandi chance all’Italia e all’Europa. Cambia il ruolo del Sud, cambia il ruolo di Napoli, luogo di combinazione e sintesi di grandi culture che ha determinato capacità di dialogo e integrazione”.