Lombardia, morattiani: maggioranza prima in scacco e poi in tilt
Lombardia, morattiani: maggioranza prima in scacco e poi in tiltMilano, 21 giu. (askanews) – “Con una semplice richiesta di valutare la possibile intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Berlusconi, abbiamo prima messo in scacco la maggioranza e poi l’abbiamo fatta andare in tilt. Per un’ora hanno dovuto interrompere la trattazione addirittura del Piano di Sviluppo della Lombardia, perché non sapevano più come uscirne. Alla fine si sono spaccati persino su Berlusconi: da una parte Fdi, Fi e Nci e dall’altra Lega e Lista Fontana, con il Presidente della Regione che è uscito dall’Aula e non ha votato”. Lo hanno sottolineato Manfredi Palmeri, Luca Ferrazzi, Ivan Rota e Martina Sassoli, consiglieri Regionali del Gruppo Lombardia Migliore – Moratti al Pirellone.
“Come temevamo e come avevamo affermato in campagna elettorale il rischio che il Fontana 2 fosse peggiore della passata esperienza di governo era forte. Ma non immaginavamo che questo si svelasse così presto. Va avanti più per effetto inerziale che per una nuova spinta, ancora assente. Una situazione che, unita al litigio continuo in Giunta tra Fdi e Lega con una Fi sempre più debole – hanno proseguito i consiglieri – deve preoccupare aziende e i cittadini lombardi che si aspettano invece dalla Regione azioni più incisive, una prospettiva chiara e non un’incerta navigazione a vista”. “Non ci ritroviamo nell’insieme di questo Prss (Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile), approvato a maggioranza dal Consiglio Regionale, sottolineando come poteva e doveva essere migliorato, ma tutti i nostri emendamenti e Odg sono stati prima ignorati nelle commissioni e poi bocciati in Aula, senza dare alcuna motivazione di merito. A parole hanno chiesto collaborazione e invece dalla Giunta è arrivato un testo blindato, che ha costretto gli stessi partiti di maggioranza (tutti) a correggerlo indirettamente in ben 36 punti, anche con l’introduzione di nuove azioni non presenti nel Piano. Questo documento è lo specchio delle difficoltà della Giunta e a tutela dei lombardi abbiamo chiesto di monitorare l’andamento dei numeri indicati. Infine, verificheremo sin dal Bilancio (che tratteremo nei prossimi 30 giorni) se i valori economici siano coerenti con gli obiettivi dichiarati sulla carta. Se non sarà così, siamo pronti a proporre un cambiamento nelle risorse allocate nel piano economico” ha dichiarato il capogruppo Manfredi Palmeri.