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L’Ocean Literacy di IOC-UNESCO fa tappa in Portogallo

L’Ocean Literacy di IOC-UNESCO fa tappa in PortogalloMilano, 5 lug. (askanews) – Promuovere l’Ocean Literacy e la salvaguardia dell’oceano, partendo dai più giovani: con questo obiettivo la Commissione Europea e la Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO hanno avviato – nell’ambito della United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development (2021-30) – la EU4Ocean Coalition e Youth4Ocean Forum. In questo contesto, dal 10 al 14 luglio si svolgerà in Portogallo, a Matosinhos, la Summer School “Ocean Literacy & Collaboration” rivolta a 20 giovani studenti e dottorandi internazionali provenienti da Paesi europei UE e non UE della regione atlantica e organizzata da IOC-UNESCO in partnership con la Commissione Europea e con il supporto di CEIIA (Centre of Engineering and Development), +Atlantic CoLAB e la Câmara Municipal de Matosinhos.

La Summer School è una vera e propria piattaforma pensata per dare la possibilità ai giovani di fare rete, collaborare, sviluppare nuove competenze, così da poter contribuire a creare una Generazione Oceano più consapevole delle sfide che l’oceano deve affrontare. In particolare, nel corso della cinque giorni portoghese interverranno relatori ed esperti internazionali tra cui Francesca Santoro (Senior Programme Officer IOC-UNESCO e responsabile a livello mondiale del programma di Ocean Literacy), Teresa Coelho (Secretary of State for Fisheries, Government of Portugal), José Maria Costa (Secretary of State of The Sea, Government of Portugal), Luisa Maria Neves Salgueiro (Mayor of Matosinhos City Council), Marta Pontes (Councilwoman of the City Council of Matosinhos), Luís Pinheiro (Chairman Portuguese Committee for IOC-UNESCO), Raquel Costa e Patrícia Conceição (Blue School PT for UNESCO), Massimiliano de Martin (Assessore all’urbanistica e all’ambiente del Comune di Venezia), Cristina Gabetti (Giornalista e sustainability advisor). I giovani saranno così accompagnati attraverso workshop, gite sul campo, incontri con rappresentanti della politica e delle imprese locali, attività e laboratori per migliorare le loro competenze trasversali (collaborazione, co-design, transdisciplinarietà, empatia e comunicazione) e per espandere la loro conoscenza relativa all’oceano: dalla biodiversità all’economia blu, dal cibo alle nuove tecnologie, per arrivare al progetto Blue Schools dell’UNESCO, che mira a introdurre l’economia e la cultura blu nell’istruzione scolastica per costruire un futuro sostenibile. Al centro, la necessità di creare e sviluppare progetti legati all’oceano per promuovere una Blue Economy sostenibile, partendo dal caso concreto di una città costiera.