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Il testamento di Berlusconi, a Marina e Pier Silvio la maggioranza di Fininvest. A Marta Fascina 100 milioni

| Redazione StudioNews |

Il testamento di Berlusconi, a Marina e Pier Silvio la maggioranza di Fininvest. A Marta Fascina 100 milioniMilano, 6 lug. (askanews) – A Marina e Pier Silvio Berlusconi, figli della prima moglie dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, la maggioranza della Fininvest (calcolata complessivamente al 53%), anche se “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”, come riporta una nota diffusa oggi da Fininvest su comunicazione dei figli, che siedono nel cda della società. Al fratello Paolo Berlusconi e alla compagna Marta Fascina 100 milioni ciascuno e 30 milioni all’amico Marcello Dell’Utri. E’ quanto emerge dalle disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi, diffuse oggi.

In dettaglio, i testamenti depositati dal notaio Roveda di Milano sono tre. La prima scheda testamentaria, del 2 ottobre 2006, riguarda la parte “disponibile” dell’eredità. “Lascio la disponibile in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti uguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”, è scritto in un foglio da blocco note, di colore giallo paglierino recante l’intestazione “Villa S. Martino” in colore verde. Nella seconda scheda testamentaria, redatta su un foglio simile in data 5 ottobre 2020, Berlusconi aggiunge “una donazione di 100 milioni di euro a titolo di legato” in favore del fratello Paolo. Il terzo testamento, redatto in forma di lettera con data 19 gennaio 2022, contiene un lascito ulteriore di 100 milioni di euro per la compagna Marta Fascina e uno di 30 milioni di euro per Marcello Dell’Utri. Quest’ultimo, è stato aperto mercoledì ad Arcore, alla presenza della Fascina e di due testimoni, Antonio Battaglia e Stefania Gaiani. A consegnare di persona ad Arcore al notaio Roveda questo terzo testamento è stata la stessa Fascina, come emerge dal documento del notaio, dove è scritto che Marta Fascina “alla presenza dei testimoni mi consegna una busta non sigillata recante la scritta ‘ai miei figli’ e la firma ‘S. Berlusconi’ contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, apparentemente da un’unica persona… che ritiene essere il testamento olografo del signor Silvio Berlusconi e che mi chiede di pubblicare”.

Berlusconi ha scritto la lettera a mano, mentre si stava recando all’ospedale San Raffaele. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere ato di quanto segue”, scrive riferendosi alle donazioni al fratello Paolo, a Fascina e a Dell’Utri “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Berlusconi conclude poi così: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Nella lettera non viene nominato il più giovane dei cinque figli, Luigi.