Ferrarelle: nel 2022 migliora la performance sostenibile
Ferrarelle: nel 2022 migliora la performance sostenibileMilano, 7 lug. (askanews) – E’ migliorato di 6,3 punti nell’ultimo anno il Benefit impact assessment, la valutazione dell’impatto di Ferrarelle in quanto società benefit. E’ quanto emerge dal bilancio di sostenibilità 2022 dell’azienda delle acque minerali che da quest’anno diventa annuale (era biennale).
Oltre all’attenzione imprescindibile verso la materia prima, l’acqua, l’azienda, che conta 400 dipendenti in Italia, è impegnata a ridurre il consumo di materiali di imballaggio, in particolare della plastica (PET incluso nelle preforme e HDPE dei tappi) e la relativa corretta gestione e smaltimento dei rifiuti. Nel 2022 ha impiegato una quota crescente di R-Pet che tra il 2022 e il 2021 ha subito un incremento del 17% toccando le 9.833 tonnellate. Attenzione anche alla corretta gestione dei rifiuti, ispirandosi ai principi dell’economia circolare. Oltre all’utilizzo di Pet riciclato e l’avvio a recupero dell’89% dei rifiuti, il gruppo sta portando avanti il progetto “Flora cacao”, con cui si è posta l’obiettivo di riutilizzare le bucce di cacao utilizzate nei processi produttivi di Amedei Toscana per la produzione di carta da imballaggio destinata anche alle confezioni di cioccolata Amedei, contando circa 10.340 chili di bucce di cacao e circa 6.000 chili di carta “Flora cacao” generati. Sul fronte del benessere aziendale, crescono del 98% le ore di formazione erogate rispetto al 2021, passando da 4.700 a 8.000. Sempre nell’ultimo anno, l’azienda ha lavorato anche per appianare il gender gap al suo interno con il 31% di donne nelle categorie di dirigenti, quadri, impiegati con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Chiude il cerchio l’impatto sulle comunità e sul territorio. In quest’ottica Ferrarelle promuove e sostiene progetti di ricerca scientifica e arricchimento intellettuale, con partner come Telethon e si impegna a sostenere il patrimonio culturale affiancandosi a realtà come il Fai, Fondo ambiente italiano.
Il valore quello prodotto da Ferrarelle viene reinvestito e distribuito non sono tra gli stakeholder (circa 232 mln euro), ma anche alla comunità, con oltre 290 mila euro di valore. A questo, si affianca un modello di approvvigionamento responsabile. Nel 2022, infatti, il numero totale dei fornitori si è attestato a 1.311, con una spesa complessiva di quasi 205 milioni di euro, per più dell’85% realizzata su aziende italiane. “Con questo nuovo bilancio di sostenibilità, rinnovato nella struttura e nella metodologia di reporting, abbiamo voluto raccontare con ancora più attenzione e trasparenza i frutti del lavoro che da anni portiamo avanti nell’essere gestori responsabili di una risorsa preziosa che va custodita e che deve generare un benessere condiviso a 360 gradi: dai dipendenti, alla comunità locale, alle associazioni del terzo settore ai nostri partner di business – dichiara Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente di Ferrarelle società benefit – La sostenibilità è un aspetto non derogabile e una priorità che deve diventare fondante per qualsiasi impresa, soprattutto nell’ottica più ampia del sistema Pianeta di cui tutti condividiamo la responsabilità: noi abbiamo intrapreso da anni questo cammino e non intendiamo fermarci, speriamo che la nostra storia possa essere una conferma che un modo responsabile ed etico di fare impresa con successo è possibile”.
Il bilancio 2022 è stato realizzato secondo lo standard di rendicontazione internazionale Gri – livello referenced. Nel 2024, fa sapere l’azienda, l’analisi delle performance aziendali rispetto alle indicazioni della Direttiva europea sul corporate sustainability reporting, avverrà attraverso un bilancio di sostenibilità, GRI – in livello accordance.