Centrale Fies, Chiara Bersani porta a Dro il suo “Sottobosco”
Centrale Fies, Chiara Bersani porta a Dro il suo “Sottobosco”Milano, 12 lug. (askanews) – Un gruppo di bambini e bambine con disabilità si perde nel bosco. O forse sono stati abbandonati. Forse inseguivano un amore. Forse il bosco, un giorno, è semplicemente cresciuto attorno a loro. Cosa potrebbe accadere? Cosa ne sarà dei loro corpi? Cosa dei loro cuori? Delle carrozzine e delle stampelle? Cosa guarderanno i loro occhi? Che lingua parleranno? E chi li trova per caso o desiderio, come deve avvicinarli? Può farlo? Saprà chiedere permesso? Sottobosco costruisce un ambiente in cui gruppi estemporanei di persone con disabilità si potranno incontrare e diventare comunità.
C’è molto del senso della ricerca e del lavoro di Chiara Bersani, artista, performer e autrice di enorme talento sulla scena internazionale delle arti performative contemporanee, in questa storia, “Sottobosco”, che debutta a Centrale Fies a Dro nell’ambito della programmazione di FEMINIST FUTURES. “No, non c’è alleanza tra i corpi ora – scrive Chiara Bersani partendo dalle ferite inferte dalla pandemia ai corpi più fragili, ferite fisiche, ma soprattutto sociali -. È calato il silenzio nelle ossa, le pieghe delle articolazioni creano grotte cave. Toccarti è sovversivo, fare l’amore è carbonaro e a chiunque mi chieda una parola di conforto io riservo lo sguardo più feroce. No, non c’è alleanza e non c’è conforto. Non posso essere culla accogliente perché mi avete resa selvatica”. Le parole di Chiara sono forti, come forte è il suo stare sulla scena. Guardarla, per chi vuole pensare a cosa sia oggi l’arte, è necessario e, per quanto doloroso, alla fine si rivela salvifico.
“Sottobosco” andrà in scena nella cittadina trentina il 14 luglio, alle ore 20.