##Lazio, ultimi appelli al voto, candidati tra promesse e certezze
##Lazio, ultimi appelli al voto, candidati tra promesse e certezzeRoma, 10 feb. (askanews) – E’ finita. Cala il sipario sulla campagna elettorale per le regionali del Lazio e, ad una manciata di ore dalla mezzanotte che suonerà “silenzio elettorale”, Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle, Alessio D’Amato, candidato per il centrosinistra, e Francesco Rocca per il centrodestra, hanno sparato le ultime “cartucce” per convincere i laziali a votarli. Tutti nella convinzione di aver la ricetta giusta per la Regione Lazio.
“Chiedo il voto per ciò che rappresento, per quel che ho fatto nella vita e per quel che vorrei fare per questa regione. Chiedo un voto per la società civile che voglio rappresentare in pieno e per una nuova visione di politica che si basi sul progresso, sull’innovazione, su quell’idea di transizione che l’Europa ci ha trasferito con risorse importanti e questo è il momento di metterle a frutto”, ha spiegato oggi Donatella Bianchi. Lo dice da giorni incontrando i cittadini: “Sarò una presidente che vigilerà, sarò molto presente, sarò la presidente dei cittadini e mi auguro di poter portare un cambiamento nel segno dello slogan che io ho scelto, “un’aria nuova””.
Alessio D’Amato si è giocato la carta Covid. “Mi avete conosciuto soprattutto nel momento più buio per la nostra storia recente, l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Roma è stata la prima città in Europa ad avere a che fare sul proprio territorio con i casi covid e se qui non abbiamo visto le cene a cui abbiamo assistito in altre Capitali europee o a Bergamo, è perchè c’è stato un lavoro importante, una organizzazione importante, una catena corta di comando un metodo che io intendo riportare, una volta eletto, in tutti i settori della vita della nostra regione” ha sottolineato.
Se D’Amato offre questa ricetta, Francesco Rocca è convinto del fatto che “votare me vuol dire votare per avere una regione che si sappia prender cura dei cittadini, per l’attenzione ai più fragili, per una regione verde e per un’organizzazione dei servizi e sanitaria anche alla luce della mia esperienza sia nazionale che internazionale, per una regione del fare”. Per l’ex presidente della Croce Rossa “bisogna prendersi cura dei nostri cittadini, dare loro dignità, far ripartire la nostra economia, accompagnare le imprese nella transizione digitale ed energetica”.